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martedì 27 marzo 2018

Primavera e Nawruz: un occiriente di poesia

G. Leopardi
... ancora sulla rinascita della Primavera e del Nuovo Anno  persiano, perché divenga augurio di rinascita mondiale e Resurrezione. Ad accompagnarci, questa volta, i versi di Giacomo Leopardi ( 1798-1837) nel suo "Il passero solitario" e, di nuovo, versi di Moḥammad Ḥāfeẓ e-Shīrāzī ( 1315-1390), riportati in traduzione farsi-inglese di Humeyra Gucuk e in traduzione italiana eseguita da me con qualche licenza poetica in nome della nostra bella lingua.
Iniziamo con: 



Giacomo Leopardi

"D'in su la vetta della torre antica,

Passero solitario, alla campagna
Cantando vai finchè non more il giorno;
Ed erra l'armonia per questa valle.
Primavera dintorno
Brilla nell'aria, e per li campi esulta,
Sì ch'a mirarla intenerisce il core.
Odi greggi belar, muggire armenti;
Gli altri augelli contenti, a gara insieme
Per lo libero ciel fan mille giri,
Pur festeggiando il lor tempo migliore:
Tu pensoso in disparte il tutto miri;
Non compagni, non voli,
Non ti cal d'allegria, schivi gli spassi;
Canti, e così trapassi
Dell'anno e di tua vita il più bel fiore.

Oimè, quanto somiglia
Al tuo costume il mio! Sollazzo e riso,
Della novella età dolce famiglia,
E te german di giovinezza, amore,
Sospiro acerbo de' provetti giorni
Non curo, io non so come; anzi da loro
Quasi fuggo lontano;
Quasi romito, e strano
Al mio loco natio,
Passo del viver mio la primavera.
Questo giorno ch'omai cede alla sera,
Festeggiar si costuma al nostro borgo.
Odi per lo sereno un suon di squilla,
Odi spesso un tonar di ferree canne,
Che rimbomba lontan di villa in villa.
Tutta vestita a festa
La gioventù del loco
Lascia le case, e per le vie si spande;
E mira ed è mirata, e in cor s'allegra.
Io solitario in questa
Rimota parte alla campagna uscendo,
Ogni diletto e gioco
Indugio in altro tempo: e intanto il guardo
Steso nell'aria aprica
Mi fere il Sol che tra lontani monti,
Dopo il giorno sereno,
Cadendo si dilegua, e par che dica
Che la beata gioventù vien meno.

Tu, solingo augellin, venuto a sera
Del viver che daranno a te le stelle,
Certo del tuo costume
Non ti dorrai; che di natura è frutto
Ogni vostra vaghezza.
A me, se di vecchiezza
La detestata soglia
Evitar non impetro,
Quando muti questi occhi all'altrui core,
E lor fia voto il mondo, e il dì futuro
Del dì presente più noioso e tetro,
Che parrà di tal voglia?
Che di quest'anni miei? che di me stesso?
Ahi pentirommi, e spesso,
Ma sconsolato, volgerommi indietro."

****
proseguiamo con:

Ḥāfeẓ e-Shīrāzī

... " Spring and all its flowers
now joyously break their vow of silence.
It is time for celebration, not for lying low;
You too -- weed out those roots of sadness from your heart.

The Sabaa wind arrives;
and in deep resonance, the flower
passionately rips open its garments,
thrusting itself from itself.

The Way of Truth, learn from the clarity of water,
Learn freedom from the spreading grass.

Pay close attention to the artistry of the Sabaa wind,
that wafts in pollen from afar,
And ripples the beautiful tresses
of the fields of hyacinth flowers.

From the privacy of the harem, the virgin bud slips out,
revealing herself under the morning star,
branding your heart and your faith
with beauty.

And frenzied bulbul flies madly out of the House of Sadness
to unite with the flowers;
its love-crazed cry like a thousand-trumpet blast.

Hafez says, and the experienced old ones concur:

All you really need
is to tell those Stories
of the Fair Ones and the Goblet of Wine"

 Versione italiana

"Primavera: tutti ora, i suoi frutti

 con gioia rompono il voto di silenzio.
È tempo di rallegrarsi, non di mentire ignobilmente.
Estirpa quindi, anche tu, le radici di tristezza dal tuo cuore.

Arriva il vento di Sabaa;
e in profonda risonanza, il fiore,
con passione strappa i suoi abiti,
con la sua forza spingendosi ( verso l'alto).

La Via della Verità, s'impara dalla chiarezza dell'acqua,
la libertà s'impara dall'erba che cresce.

Presta grande attenzione all'arte del vento di Sabaa,
che da lontano col polline si diffonde
e increspa le belle trecce
nei campi fioriti di giacinto.

Dalla segretezza dell'harem, il bocciolo della vergine scivola via,
rivelando se stesso alla stella del mattino.
Incidi il tuo cuore e la tua fede
con la bellezza.

E frenetico, con i fiori, vola follemente il bulbul, oltre la Dimora della Tristezza,
il suo grido pazzo d'amore è esplosione di mille trombe.

Hafez dice, e i vecchi saggi concordano:

Tutto ciò di cui hai davvero bisogno
è raccontare storie di fiere
e del calice di vino."

Marika Guerrini


martedì 20 marzo 2018

Nawruz 1397- Capodanno persiano 2018


... occiriente celebra la primavera ed il Nawruz con i versi del grande poeta Moḥammad Ḥāfeẓ-e Shīrāzī ( 1315-1390)

dal Canzoniere - gazal CXV

"1. Pianta l'albero dell'amicizia il cui frutto è la speme del cuore, e svella il germoglio dell'inimicizia, portatore di molti affanni.

2. Come ospite delle rovine, onora i libertini, mio caro, perché la cefalea t'affliggerà,  se della sbronza dureranno i postumi.

3. Fa' tesoro della notte conviviale, ché dopo il viver nostro molti giri compirà la celeste
    sfera e giorni e notti innumeri addurrà,

4. O Dio, induci il portantino di Leilà, che governa la culla della luna, a passare accanto
    a Majnun.

5. Ricerca, o cuore, la primavera della vita, perché il prato porterà ogni anno cento fiori
    come la giunchiglia e mille consimili dell'usignolo,

6. In nome di Dio, visto che il mio cuore esulcerato s'è accordato con la tua ciocca,
    ordina al tuo dolce rubino di acquietarlo.

7. In questo giardino, Hāfez, da vecchio, ormai ciò chiede a Dio: 
    sedere sulla proda di un ruscello, tenendosi accanto un cipresso."

***
Il poeta in questo gazal si è lasciato liricamente ispirare dall'ineluttabilità dello scorrere del tempo.

Marika Guerrini
  

domenica 11 marzo 2018

il soffocato grido afghano continua



"Rivolta a Kabul"
 B.A, Batoor
... mentre le reti informative, i media occidentali o dei paesi "alleati"  con l'occidente, continuano a sollevare alla cronaca l'Afghanistan solo quando gravi tragedie colpiscono il Paese, e lo fanno ancor più quando dalla tragedia emergono vittime occidentali o luoghi a loro connessi, come se la tragedia, quella tragedia, fosse un episodio circoscritto a quel giorno, quell’ora, quel luogo, mentre continuano a denunciare il fatto come risultato di una guerra fratricida in un Paese-culla del jihad contemporaneo,  così nascondendo la verità sotto strati di vernice, in Afghanistan, e non solo, i suoi figli continuano a morire ogni giorno, ad ogni ora, in ogni luogo.
Ma poiché queste sono parole da noi già scritte in pagine e pagine di occiriente, in pagine e pagine di libri, e la stanchezza della ripetizione s’è fatta tristezza, s’è fatta macigno, pur  fermi nella speranza che mai ci abbandona, lasciamo l’Afghanistan con il suo grido  soffocato a richiamare l'attenzione del mondo sulla fine della propria storia, del proprio popolo, del proprio futuro in pericolo e riportiamo di seguito, in lingua originale e in traduzione italiana, la voce di Aziz Kamali che ad occiriente, per l'occasione soltanto veicolo di parole altrui, ha inviato le proprie parole con richiesta di pubblicazione.

“I am impressed by Abassi saheb prolific and patriotic writing, however,the writing is somewhat vague and dogmatic and it is uncertain who he is addressing to.We all know ,and the students of history know what went on in our nation over the past forty years.The country is segregated and polarized into many groups and factions and the outcome of this divisiveness and segregation,whether based on language ,religion tribal and ethnicity has dire consequences for the entire nation.I think the time has come to talk openly and explicitly for years, our bogus, fake and corrupt politicians have muddled the water to catch their fish ,not any more. Paid politician are lured and encouraged by their masters to create more chaos for their political gains.Some wants to divide the country and some want to change the name of the country and modify national identity.These foreign agents have no room in the politics of Afghanistan . I am telling them ,this country will always be Afghanistan and people who live in it irrespective of their ethnicity are all afghans.Their is a limit for tolerance. My request to all genuine and patriotic politician wherever they might live, inside or outside the country is to be frank and candid when they are spending their precious time writing articles.As far as Dr Ghani's government is concerned,it is obvious that we do have some corrupt ,dishonest people in his cabinet.We strongly urge him to get rid of these corrupt people who have raked the country and deposited millions in foreign banks,other wise the country is distant to chaos ,anarchy and destruction.Dr Ghani can not turn blind eye on them any more.We have well educated and patriotic people in the don't let him to execute his positive agendas .They will be more than happy to avail themselves to work him pending he is willing to do so.Dr Ghani is so bogged down and surrounded by corrupt people that ,they don't let him think straight any more!! -Aziz Kamali"


Traduzione in Italiano:

“Mi colpisce la scrittura prolifica e patriottica di Abassi (1), tuttavia, la sua scrittura è alquanto vaga e dogmatica ed è incerto a chi si rivolga. Sappiamo tutti, e gli studenti di storia sanno, cosa è successo nella nostra nazione negli ultimi quarant’ anni. Il paese è isolato, polarizzato in molti gruppi e fazioni e il risultato di questa divisione e segregazione, sia che si basi sul linguaggio,  sia sulla religione tribale o sull’etnia, ha conseguenze disastrose per l'intera nazione. Penso che sia giunto il momento di parlare apertamente, in modo esplicito. Per anni, i nostri falsi politici, falsi e corrotti, hanno confuso le acque per catturare i loro pesci, ora basta. Questi sono politici pagati, attirati, poi incoraggiati, dai loro padroni in modo da creare sempre più caos, al fine dei loro vantaggi politici. Alcuni vogliono dividere il paese, altri vogliono cambiare il nome al paese, modificare l'identità nazionale. Questi agenti stranieri non devono avere spazio nella politica dell'Afghanistan. Quel che sto dicendo loro è che questo paese sarà sempre Afghanistan e le persone che vivono in esso, indipendentemente dalla loro etnia, sono tutti afghani. Anche se il loro limite è la tolleranza. La mia richiesta a tutti i politici puri e patriottici, ovunque essi vivano, all'interno o all'esterno del paese, è di essere franchi e schietti quando spendono il loro prezioso tempo a scrivere articoli. Per quanto riguarda il governo del Dr. Ghani, è ovvio che vi siano corrotti e disonesti nel suo gabinetto. Noi lo esortiamo vivamente a sbarazzarsi di queste persone corrotte che hanno rastrellato il paese e depositato milioni in banche straniere, mentre i saggi del paese sono lontani: dal caos, dall'anarchia e dalla distruzione. Il Dr. Ghani però è come se fosse cieco nei confronti di questi ultimi, non li vede, mentre noi, invece, siamo persone istruite e patriottiche che lo aiuterebbero a portare a termine i suoi programmi positivi. Persone che sarebbero più che felici di lavorare per lui in attesa che lui sia disposto a farlo. Il Dr. Ghani è  impantanato e circondato da gente corrotta che non gli permette di pensare più in maniera lineare !! - Aziz Kamali"
(1)1Aref Abassi-scrittore afghano contemporaneo

Marika Guerrini

immagine- scatto di Barat Alì Batoor- collezione privata