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sabato 15 ottobre 2011

oltre il ridicolo

immagine che gira sul web / fatta passare come documento / dice: un drone iraniano
-chiara immagine dipinta-

...solo gli Usa posseggono i droni. Qualcosa la Cina sta iniziando a fare. 
...martedì11 ottobre 2011. Tre giorni fa l'accaduto. Due giorni fa per la stampa europea Italia compresa. Tempo quasi reale sul web. 
Accaduto: sventato attentato. Vittima designata e salvata: Adel Al-Jubeir ambasciatore saudita a Washington.
Eroi salvatori: servizi segreti statunitensi. Presunti assassini: due iraniani mandati da Téhéran i cui nomi Occiriente si rifiuta di citare.
Risposta dell'Iran: messa in scena. 
Tutto su tutti i giornali. Tutto su tutto il web. Tutti consapevoli della menzogna. Tutta l'ufficialità occidentale riporta la notizia. Tutta la sottoscrive. Qualcuno dubita. Altri tacciono per non esprimere la certezza della fandonia.
 Hillary Clinton rassicura sulla fondatezza delle accuse. Il pacifista Obama accenna a possibili azioni militari.Catherine Ashton, l'Alto Rappresentante per la politica estera dell'Unione Europea, parla di serie complicazioni internazionali. Complicazioni da intendersi conseguenze. Ma c'è l'ONU, da non crederci, l'ONU frena la corsa: è questione diplomatica, dice. Stanchezza, subentrato timore del ridicolo, spreco di armamenti, ipocrisia? Chissà.
Intanto i sauditi chiedono al loro Regno di provvedere. 
L'Iran nega tutto. Il tutto. Parla di messa in scena. Solito film americano per deviare l'attenzione da altro.  Téhéran smentisce. A ragione. 
Ma non basta. Oggi, 14 ottobre 2011. tre giorni dalla  storiella americo-saudita di cui sopra, un'altra storiella a conferma della menzogna. 
Europa, Parigi, Le Figaro, prima pagina, scrive : l'Aiea, Agenzia internazionale energia atomica, dichiara che l'Iran sta costruendo la bomba atomica. L'Aiea può provarlo. Lo farà il17 novembre a Vienna, in occasione del Consiglio dei Governatori. Così dice Le Figaro. Il giornale di quella Francia che s'è scoperta amica degli States. Così, in un improvviso chiamato Libia. Qualche mese fa.
Le Figaro dice anche: sarà il rapporto più duro e più completo mai scritto prima dall'Aiea sull'avanzamento del programma nucleare iraniano. Occiriente si meraviglierebbe del contrario. 
Intanto M. ElBaradei, egiziano, patron dell'Aiea, è uscito di scena. Per tempo, troppo, ha sottovalutato l'Iran. Parola di esperti. 
Occiriente non ha nulla da commentare. Sarebbe superfluo. Non c'è neppure nulla o quasi da riflettere. Da memorizzare, sì. Qui di reale c'è soltanto il tempo sul web. Se pure. 
E c'è il confine afghano pakistano e l'americanizzazione dell'Afghanistan e le accuse al Pakistan e il Balucistan e le stragi di Quetta e Putin che potrebbe tornare a Mosca e l'avanzamento della Cina e Karzai che incontra l'India  e i distrutti fragili recenti cenni distensivi India Pakistan e le fomentate primavere medio orientali e la distruzione del nord Africa e la futura frammentazione e... 
Ma  non passeranno queste ultime due storielle. Il ridicolo ha un suo limite.Si spera.
Marika Guerrini

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