...spari sono corsi sul filo due giorni fa. Sul filo si sono fatti sottofondo alla voce che pronunciando il nome di chi scrive, esordiva con: qui è la guerra! E le parole sono andate brevi, incisive, chiare. Il caso ha voluto questa via nell'etere alle 12,30 ora italiana, 15,00 ora afghana. Era iniziato tutto da poco più di due ore, lì. E ancora Roma Kabul, Kabul Roma.
Occiriente ha atteso a parlarne, atteso per verifica fonti, fonti dirette. Atteso per metabolizzare elaborando pensieri su quel bailamme che ora è l'Afghanistan.
Ipotesi tante, certezze nessuna. Anzi, no, due: non è una ripresa armata di "primavera", non sono stati i talebani. Non quelli definiti tali dall'occidente. Quindi, parafrasando il Manzoni: Carneade! Chi...sono costoro? Qui, anche le tante ipotesi si riducono a due.
Prima ipotesi: guerriglieri, patrioti o fac-simile. Partigiani, formatesi che sono mesi, per intenderci, a cui occiriente ha già dedicato parole. Quelli in ribellione armata per motivi ormai ovvi all'intero globo. Motivi sintetizzati in una parola: LIBERTA'. Parola che prende significato vario a seconda delle genti. Per loro è dallo straniero occidentale. Tutti. In ogni forma, apparenza e sostanza. Sacrosanto diritto.
Ipotesi seconda: mercenari. Locali e non assoldati dall'occidente a costruire prove contro Pakistan in sé e in quanto mezzo per attaccare l'Iran. Perché nel procurato bailamme, opportuno bailamme, s'è giocato, si gioca e si giocherà sporco. Molto sporco. Ma questo sporco, ai nostri occhi, non deve coprire l'accordo Islamabad-Tehèran circa il gasdotto di 2mila kilometri, poco più, ad unire South Pars (Iran- Golfo Persico) con il Baluchistan Pakistano quindi Karachi, zona portuale, fiore all'occhiello dell'economia pakistana. Gasdotto imminente.
Chi segue occiriente, sa che se n'è trattato e trattato. E tutto si fa chiaro. Sa che all'origine, anni fa, il progetto includeva l'india. Sa che c'erano accordi. Sa che tutto coincide con quel passato, quel motivo, non il solo per tipologia, della guerra afghana. Quel motivo che affiora sin dal 1995 con la californiana Unocal. Che affiora con Karzai allora dirigente di questa macchina economica petrolifera. Che affiora dal vociferare della Unocal, dal suo premere per un gasdotto altro, quello Turkmenistan-India via Afghanistan escludendo l'Iran già allora. Quel motivo non ultimo, sullo sfondo dell'11 settembre 2001 e le sue conseguenze. Poi, dopo, sempre riferito al gasdotto, il 2008. E Mumbai. E gli attentati agli Hotel nella zona frequentata da stranieri. E le centinaia di vittime. E la caccia a statunitensi e britannici. E la rivendicazione da un certo gruppo "Deccan Mujaheddin". Sconosciuto fino ad allora. Quasi scomparso dopo. E l'accusa al Pakistan. E l'india che si ritira dall'accordo gasdotto. Obiettivo raggiunto.
Ma, si sa, ovunque muova il pensiero britannico sotto sembianza States e non, c'è bailamme. Questa è storia. E nel bailamme le idee si confondono. E tutto si mescola. E le verità si nascondono. E si armano uomini perché servano al gioco. Islamabad, dichiarazione ufficiale, sospetta, non a caso, che ad armare i separatisti baluchi, nonché dietro il genocidio degli Hazara (si rimanda agli articoli scorsi), ci siano Servizi statunitensi & company. Riad inclusa se pur in altra forma. E il bailamme si ripropone, un bailamme di genti che, pur con antica ostilità, si accoppiano per il dio denaro.
Chi segue occiriente, sa che se n'è trattato e trattato. E tutto si fa chiaro. Sa che all'origine, anni fa, il progetto includeva l'india. Sa che c'erano accordi. Sa che tutto coincide con quel passato, quel motivo, non il solo per tipologia, della guerra afghana. Quel motivo che affiora sin dal 1995 con la californiana Unocal. Che affiora con Karzai allora dirigente di questa macchina economica petrolifera. Che affiora dal vociferare della Unocal, dal suo premere per un gasdotto altro, quello Turkmenistan-India via Afghanistan escludendo l'Iran già allora. Quel motivo non ultimo, sullo sfondo dell'11 settembre 2001 e le sue conseguenze. Poi, dopo, sempre riferito al gasdotto, il 2008. E Mumbai. E gli attentati agli Hotel nella zona frequentata da stranieri. E le centinaia di vittime. E la caccia a statunitensi e britannici. E la rivendicazione da un certo gruppo "Deccan Mujaheddin". Sconosciuto fino ad allora. Quasi scomparso dopo. E l'accusa al Pakistan. E l'india che si ritira dall'accordo gasdotto. Obiettivo raggiunto.
Ma, si sa, ovunque muova il pensiero britannico sotto sembianza States e non, c'è bailamme. Questa è storia. E nel bailamme le idee si confondono. E tutto si mescola. E le verità si nascondono. E si armano uomini perché servano al gioco. Islamabad, dichiarazione ufficiale, sospetta, non a caso, che ad armare i separatisti baluchi, nonché dietro il genocidio degli Hazara (si rimanda agli articoli scorsi), ci siano Servizi statunitensi & company. Riad inclusa se pur in altra forma. E il bailamme si ripropone, un bailamme di genti che, pur con antica ostilità, si accoppiano per il dio denaro.
Ecco questa, in sintesi più che sintesi, la seconda ipotesi di occiriente sugli spari portati dall'etere due giorni fa. La riflessione su: Carneade! Chi...sono costoro?
Marika Guerrini
foto dal web
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