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lunedì 10 dicembre 2012

violenza sine nomine

...c'è un luogo nel nord est dell'Afghanistan, è nel distretto di Chahar Bolak, oggi, lì, nella regione di Balkh. 
Balkh la città un tempo Bactria, capitale della Bactriana, ultima satrapia dell'impero achemenide. Balkh dal destino foriero di trasformazioni, sempre da sempre. Destino particolare da ancor prima che Eskandar e-Kebir, in occidente Alessandro il Grande, partisse  per marciare con 30.000 uomini verso un oriente ancor più lontano. Che partisse dopo aver sposato Roshan principessa di Bactriana, sempre lì, a Balkh ch'era il 327 a.C. Balkh che gli Arabi occuparono avviando la diffusione dell'islam nel 653 d.C. Balkh che l'esercito di Gengiz Khan mise a ferro e fuoco per invadere quella terra ora detta afghana ch'era il 1220. Balkh che nel XV secolo vide i successori dello stesso Gengiz e di Timur, alimentare di bellezze quella stessa terra fino a fondare il più grande impero del tempo, l'impero Moghul, lo stesso a cui il nostro Rinascimento deve parte del suo splendore. Balkh, luogo che prima di tutto questo, all'inizio, in un tempo non datato, diede  i natali  a Zarathustra, Zoroastro in occidente,  portatore di quel credo monoteista che alimentò il mondo iranico con Ahura Mazda al centro del proprio cosmo. 
Sì, Balkh, ora, la sua regione, oggi, lì dove vicende ben diverse prendono corpo e si ripetono, si ripetono, si ripetono. Vicende che nulla hanno di grande, di eccezionale, di unico, vicende da cui non nascono profeti né sorgono imperi, da cui non  nasce nulla che non sia paura squallore desolazione. Che non sia violenza. Lì, nella regione di Balkh, nel distretto di Chahar Bolak, in un villaggio che lasceremo innominato perché alti ufficiali dell'esercito statunitense, generali a quel che risulta, non si vendichino sugli abitanti  per le parole di verità, le confessioni di questi ultimi. Perché alti ufficiali Usa non concretizzino le minacce. di "ritorsioni dolorose" in caso di pubblicità della questione. Perché questa è la vigente etica militare in quel luogo di muto terrore, lì dove da tempo le perlustrazioni da parte di militari americani d'ogni grado, si sono fatte frequenti, molto. Perlustrazioni "casa per casa", perlustrazioni "strane" più che in altri luoghi. Motivo ufficiale: azione di protezione dei civili. Motivo reale: stupro. 
Questa è la verità saltata fuori domenica 2 c.m. Questa la verità riportata dall'AIN, Afghanistan Information Network, agenzia di stampa. Questa la verità confessata da non confessare, la verità urlata in silenzio, la verità soffocata. Verità sine nomine. Testimoni hanno attestato, attestano, anche, che nell'azione di "protezione " attuata da lunghissimo tempo, in alcuni casi, a discrezione dei "protettori", gli uomini vengono separati dalle donne, poi si procede. 
Questo accade laggiù mentre l'occidente s'affanna ad emancipare le donne d'oriente, a togliere loro il "velo". Questo accade dall'inizio di questo nostro ventunesimo secolo apertosi sullo scenario della grande menzogna americana, quella che, complice la coalizione, perpetua il suo nefasto corso, la sua diffusione di barbarie. Coalizione complice sì, tutta sì, italiani compresi, ché indifferenza, disinformazione, disattenzione, silenzio, altro non sono che complicità. Vile complicità. 
E Parsifal  "cavaliere senza paura" perché "senza macchia" si fa sempre più lontano, più raro,  mentre Klingsor espande le sue arti ingannatrici e il subumano continua.  
Marika Guerrini
foto Barat Alì Batoor


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