... è un promemoria, questo, soltanto un promemoria a ritroso, un promemoria che molti siti stanno riproponendo e lo fa anche occiriente. Riguarda uno storico giorno in Siria, un giorno di primavera, lo dicono i fiori degli addobbi, lo dicono i volti che scorreranno nel video che questa pagina segnalerà, che seguirà, che vedrete se vorrete. Occiriente con le sue pagine non era ancora nato al tempo de video, l'avrebbe fatto l'anno successivo, un anno e venti giorni dopo, il 7 di aprile 2011, e avrebbe impiegato un altro intero anno prima di realizzare che la Siria aveva preso a morire dal 15 marzo di quello stesso 2011. Tristi idi per quella terra, idi storiche, d'assassinio. Era stato il giorno della prima rivolta poi trasformata usata degenerata con una coda che a quattro anni vede distrutta quella terra. Non voleva credere occiriente allora, lo riteneva assurdo. Se n'è accorto poi che assurdo non era, che era realtà, e l'ha raccontato poi, l'ha raccontato e lo racconterà. L'ha fatto sulla voce dei figli di quella terra, lungo il filo del telefono, nell'aria, sono stati loro a raccontare la loro storia fino a poco fa, fin quando è stata possibile per loro la vita. E' per loro che occiriente ora invita a vedere il video annunciato, perché si sia consapevoli, se già non lo si è, della bassezza d'occidente, in questo caso italiana, perché si sia consapevoli del tradimento, del vassallaggio a cui ci siamo ridotti da noi stessi, perché la Siria era esattamente quella che l'ex presidente Napolitano ha cantato quel giorno 18 di marzo del 2010 per poi tradire, la Siria era quella e non lo stato canaglia che gli Stati Uniti ci hanno ordinato di dichiarare, di urlare, di divulgare e lo fanno ancora, in modo ancor più subdolo, lo fanno ancora. Ma andiamo al discorso che il portale Pandora tv ci ha ricordato, segnalato e che ringraziamo, e ascoltiamo le parole di Napolitano.
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