diagramma cicli cosmici |
.... la
scelta di portare all’attenzione uno stralcio del Viṣṇu Purāṇa (in calce),
raccolta di antiche narrazioni in cui Viṣṇu, il dio supremo che in sé condensa la Trimurti, ovvero la
Trinità, è la figura centrale, è la sua indubbia
attualità. Le parole segnate, le immagini suscitate risultano essere fotografia
del nostro tempo malgrado la datazione dell’intera opera vanti una tradizione
orale precedente ai 4000-3000 anni a.C. ed una scritta che si aggira intorno al
VI sec. d.C. Datazioni con margini di flessibilità propria a questo genere di
antiche opere, in questo caso appartenenti all’antica India, in cui Tempo e
Spazio, inteso secondo la corrente numerazione storica relativa alla
pragmaticità della vita, altro non sono che orpelli in cui si imprigionano
gli uomini, spesso ignari della vacuità del loro considerare secondo se stessi
elementi che appartengono ad una Realtà superiore, una Conoscenza in assoluto
incessante Divenire.
Lo
stralcio del Viṣṇu Purāna riportato, fa riferimento al Kali Yuga (in calce), letteralmente: Oscura
Età, epoca di caduta dell’umanità per via del fatto che l’intelletto umano sia
in grado di comprendere solo gli aspetti materiali dello scibile. Quest’età,
benché conclusasi alla fine del XIX secolo, continua ad essere presente nelle
sue emanazioni facilmente riscontrabili
in miliardi di occasioni che affollano e caratterizzano la nostra epoca,
dal dilagare della menzogna in ogni campo, anche speculativo, alla conquista
del potere ottenuto per scaltrezza politica e/o per forza delle armi, anziché
per autorevolezza propria a qualità sottili atte all’evoluzione dell’umanità, e
così via. Condizione di caduta che, malgrado continui ad emanare i propri
effetti, porta insito o comunque si mescola, per via d’impulso futuro, alla
possibilità di risalita, attuabile con un reale risvegliarsi della coscienza
individuale, in altri termini la possibilità di realizzare la vittoria della
Luce sulle Tenebre.
Ma
lasciamo alle annotazioni in calce qualche cenno storico culturale sui Purāṇa
e sugli Yuga, ed ascoltiamo la voce
profetica che giunge dall’antica saggezza:
“La Terra sarà apprezzata soltanto per i suoi tesori
materiali…
Le vesti sacerdotali sostituiranno le qualità del
sacerdote. Una semplice abluzione significherà purificazione, la razza (umana)
sarà incapace di generare nascite divine.
Gli uomini domanderanno ( a se stessi): quale valore
hanno i testi tradizionali?...
Solo movente della devozione sarà la salute fisica. Gli
atti di devozione, anche se eseguiti, non produrranno alcun risultato.
La gente avrà terrore della morte e paventerà
l’indigenza, soltanto per questo conserverà un'apparente religiosità.
I matrimoni cesseranno di essere un rito.
Ogni ordine di vita sarà promiscuamente simile per
tutti. Sola via di successo nelle competizioni sarà la falsità.
Colui che possederà più denaro sarà padrone degli
uomini che concentreranno i loro desideri sull'acquisto anche disonesto della
ricchezza.
Le donne saranno spesso soltanto oggetto di
soddisfacimento sensuale. Solo legame tra i sessi sarà il piacere.
I capi che regneranno sulla terra saranno dei violenti,
si impadroniranno dei beni dei loro soggetti. Sotto pretesti fiscali,
deruberanno e spoglieranno i loro sudditi e distruggeranno la proprietà dei
privati.
Prevarrà la casta dei servi e comanderà.
Breve sarà la loro vita, insaziabili i loro desideri.
Non conosceranno la pietà.
La sanità morale e la legge diminuiranno di giorno in giorno,
finché il mondo sarà totalmente pervertito e l'empietà prevarrà tra gli uomini…”
I Purāna e
gli Yuga
Purāna, Antiche Tradizioni, importante genere di racconti
simili alla Bibbia. Probabilmente la loro origine va fatta risalire ad un
periodo precedente i Veda (testi sacri rivelati, tramandati per tradizione
orale, risalenti circa al 4000-3000 a.C., luogo d’origine India
nord-occidentale), al tempo delle storie che venivano raccontate durante la
partecipazione ai sacrifici vedici, quindi testi rivelati anch’essi, ma scritti
in un tempo di molto posteriore, la cui datazione, flessibile, si aggirerebbe,
come si è detto, intorno al VI secolo d.C. I Purāna trattano della creazione del mondo, della genealogia
degli dèi e degli Ṛṣi, di miti associati a varie divinità, di norme di
vita, di paradisi e di inferni, in sintesi cosmogonia e storie dell’umanità
fino alla fine del mondo. Le raccolte dei Purāna
tradizionali sono 18, ad essi si
aggiungono numerosi sottopurāna chiamati Upapurāna.
Tra i Purāna
troviamo il Viṣṇu Purāna di cui sopra, विष्णुपुराण, in scrittura devanāgarī, alfabeto dell’antico Sanscrito e del
contemporaneo Hindi.
Yuga, una delle quattro età che, secondo il
Brahmanesimo, compongono il Mahāyuga,
a sua volta uno dei mille evi cosmici, kalpa, tutti a formare quei periodi ciclici attraverso i quali il
mondo e gli uomini, trasformandosi, mutano il loro rapporto col mondo divino,
tanto che ad ogni epoca sia necessaria all’umanità una diversa forma di
rivelazione salvatrice. Le età che compongono il Mahāyuga sono quattro: Kṛta Yuga (anche
Satya Yuga) Tetrā
Yuga, Dvāpara Yuga, Kali Yuga, corrispondenti alla concezione greca
delle età dell’oro, dell’argento, del bronzo, del ferro. Secondo un calcolo di
ciclo equinoziale di 24.000 anni suddiviso in ascendente e discendente, il cui
complesso processo non stiamo qui ad attraversare essendo questo luogo inadatto
a tale trattazione, il Kali Yuga è l’ultima età dopo
di che si riprenderebbe il Dvāpara
Yuga, seguendo il
circuito dell’orbita (vedi diagramma iniziale). Intanto il Kali Yuga è il tempo in cui i servi si porranno al comando dei
popoli, l’atto del generare verrà manipolato e “non produrrà nascite divine”,
in cui si perderà il gusto naturale degli alimenti, le stagioni si rovesceranno
e così via.
Perfetto!tutto quello che sta succedendo...
RispondiEliminaGrazie!
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