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martedì 11 settembre 2018

11 settembre e il Ground Zero della verità.

Ground Zero 2008
... le pagine di occiriente varie volte hanno ricordato l'11 settembre del 2001, e varie sono state le forme. L'ultima volta è stata l'11 settembre del 2014, da allora, le pagine, si sono rifiutate di tornare sull'argomento. Coltivando la segreta speranza che nel frattempo un qualche bagliore di verità fosse reso pubblico dai media di massa? Può darsi, ma solo per eccesso di positività. Non è stato così. A diciassette anni di distanza, era di martedì anche allora, la menzogna su quel giorno fattosi indegnamente storico, da cui distruzione di Afghanistan, Iraq, Siria, Libia,  quel giorno di avvio a guerre che hanno sbriciolato la storia delle origini, continua ad essere manifesta anche sotto mentite spoglie, con varie tipologie di armi, da quelle propriamente dette, al terrorismo islamico, in realtà creato dagli Usa con apporto saudita, all'economia, ai flussi migratori, tutto malgrado molto si sia scritto, detto, malgrado siano state dimostrate le dinamiche da tecnici aeronautici, ingegneri edili, esperti d'ogni tipo, malgrado centinaia di testimonianze, dirette e indirette, abbiano attestato il contrario della versione ufficiale, malgrado lo abbiano fatto libri, articoli, conferenze, tra i tanti anche quelli di chi scrive, malgrado tutto, nulla si è ottenuto di ufficiale che smentisse l'iniziale menzogna.Tutto ha continuato a scorrere, ad essere divulgato secondo l'iniziale versione e sempre, o spesso, si è accompagnato il tutto con accuse, qui e là, di complottismo nei confronti di chi indicava, e indica, la verità dei fatti dietro l'ufficiale menzogna. E allora eccoci costretti di nuovo qui, costretti al punto di partenza nel tedio di dover tornare sul già scritto, già detto, senza alcuna pretesa circa il cambiamento della pubblica opinione, che in realtà sa e non vuol sapere o tace, eccoci qui per una sorta di onestà storica nei confronti delle nuove generazioni che, diversamente da quel che spesso si pensi, vogliono sapere, e ne abbiamo testimonianza tutte le volte che veniamo chiamati nelle scuole ad illustrare l'argomento. Allora il dibattito si fa sempre interessante, vivo, intelligente. Così, mentre nella nostra pagina di settembre 2014 fu riportato un brano del mio libro "Rossoacero- conosco il canto del muezzin-" a testimonianza di sensazioni, sentimenti, pensieri eccetera, sull'accaduto, ora si riporta, sempre accantonando ogni eleganza del citare se stessi, un brano di "Afghanistan - passato e presente", qualche stralcio della mia storia dell'Afghanistan dalle antiche origini ad oggi, stralci estratti dal penultimo capitolo, titolato "L'eco delle Twin Towers"..

" ... I media impazziscono quell'11 di settembre del 2001, ventiquattr'ore su ventiquattro proiettano sullo schermo in maniera ossessiva l'impatto degli aerei kamikaze sulle Torri Gemelle, su quel simbolo dell'economia mondiale che ora giace in frantumi. Si mandano in diretta pianti, grida, la disperazione del popolo americano, come fosse la bomba di Hiroshima e Nagasaki.
Dalle 8,48 di quel martedì, momento dell'attacco al World Trade Center di Manhattan, il mondo "civile" è rimasto incollato alle immagini del disastro, i titoli sui giornali sono stati tutti del tipo: Attacco all'America e alla Civiltà, molti giornalisti hanno usato definizioni quali: siamo tutti americani, dimostrando un corale indebolimento delle coscienze....".
Il capitolo poi continua riportando la situazione politica dell'Afghanistan di allora, continua accennando all'uccisione da parte dei servizi segreti internazionali, sotto controllo Cia, di Ahmad Shah Massoud, continua evidenziando il crimine americano contro l'umanità perpetrato sull'inerme popolo afghano spacciato, negli States, come taliban cosa agevolata da: " ...al popolo americano a cui, per inciso, dalla fine della II Guerra Mondiale è stato tolto l'insegnamento dell geografia internazionale dalle scuole primarie, lasciando solo lo studio di quella degli States, sono stati fatti risultare i taliban come afghani, questi sono stati identificati come autori e complici dell'attacco dell'11 settembre..." e così via. Ma nessuno disse allora, come dopo, come ora a diciassette anni di distanza, che Niaz Naik, al tempo già Ministro degli Esteri del Pakistan, a proposito di Osama Bin Laden, ricercato dagli Usa da tempo prima dell'attentato di cui si tratta, aveva rilasciato un'intervista in cui dichiarava che nel luglio di quello stesso anno 2001, alti ufficiali statunitensi, gli avevano detto che ad ottobre ci sarebbe stato un attacco all'Afghanistan, che sarebbe stato attuato anche se, per caso, i taliban, quelli veri,avessero consegnato Bin Laden agli Usa prima del mese di ottobre.       
Questo fu e fu con il consenso di tutto l'occidente ivi compreso l'Onu, chi poi fosse soggiogato dall'inganno e chi no, ai posteri l'ardua sentenza, per dirla con il condottiero corso. Sta di fatto che al grido: con noi o contro di noi, G.W.Bush, con la campagna Enduring Freedom, titolo da film, diede avvio alle tragedie ancora in atto, bombardando l'Afghanistan, bombardò il mondo, innescando, come sappiamo e ogni giorno constatiamo, la miccia dell'odio, che continua a bruciare, alimentata da una Enduring Lie, menzogna, che non cessa di essere. In realtà il vero Ground Zero è quello della verità. Ma questa è, come sempre diciamo, opinione di scrittore. Null'altro.
Marika Guerrini

immagine dal web

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