... "...basta solo cancellare nell'Umanità l'idea di Dio, ecco da che parte bisogna cominciare."(1) Così Ivàn Ivanovic Karamazov al fratello Alekseij, dopo aver discusso sull'esistenza di Dio, dopo essersi chiesto perché, se esiste, come afferma Alekseij, permette sofferenze ai danni dei bambini. E coltiva questi pensieri Ivàn, e torna al suo continuo lacerarsi nell'abisso del dubbio, incerto tra tenebra e luce.
Erano queste parole che, per quel caso che non esiste, stavi rileggendo mentre riflettevi sull'Europa, sulla sua unità, sulle origini, così, immersa negli interrogativi, avevi spento la diretta radiofonica che dopo qualche attimo ti avrebbe comunicato l'avvenuta tragedia consumatasi al Crocus City Hall, proprio lì, in quella Russia europea che stavi vivendo tra le righe del romanzo di Dostoevskij. Ed hai confrontato le tue riflessioni con la tragedia, con il perché, il dietro le quinte delle quinte e tutto confermava i tuoi pensieri, la matrice storica, metastorica, antica, moderna, attuale. Avevi rimandato lo scritto per riflettere ancora, ma altro è accaduto a vanificare ogni ulteriore riflessione, altro che ha apposto la firma. Evidente, inconfondibile sull'ulteriore azione criminale. Apprendi infatti che un camion, diretto in Russia, con a bordo sacre icone ortodosse indirizzate a chiese, case, ovunque fosse la preghiera, vocale o silenziosa, durante un rito o in assenza di esso, era stato intercettato e bloccato nella regione di Pskov al confine con la Lettonia, motivo: le icone erano imbottite di esplosivo da azionare a distanza.
Non hai formulato pensiero ma il ritorno di: basta solo cancellare nell'Umanità l'idea di Dio, l'eco delle parole di Ivàn Karamazov, soltanto. E' lì che hai visto l'inequivocabile firma d'autore, di quella parte dell'Umanità che negato o rinnegato l'elemento divino dell'anima, come detto, ha ossificato il pensiero sì da impedire il vivere secondo l'antica perenne preghiera del "Conosci te stesso" che dal tempio di Apollo continua a suggerire il risveglio della coscienza individuale per permettere l'evoluzione all'Umanità. Ed ora ritieni opportuno portare un brevissimo sguardo all'antico passato, all'origine del perché, al dietro le quinte delle quinte. Eccolo.
Ha preso avvio nel XIV secolo della nostra era, il processo involutivo dell'Umanità, il declino, ed ha interessato l'Europa.
Fu tempo allora in cui in Europa, terra continente nel cuore del mondo, da quell'antico Oriente che aveva generato il pensiero quale strumento di conoscenza per l'essere umano, arricchendolo di elementi atti all'evoluzione dell'Umanità, giunse il compito civilizzatore di terre ad ovest di se stesso. Accolto in un primo momento il compito affidatole, ben presto, in ambito comunque di alcuni secoli, l'Europa iniziò a tradire quel pensiero che, transitando per la Palestina, attraverso la Grecia e l'Italia, era giunto a vivificare il continente sì che espandesse Conoscenza in tutto l'emisfero occidentale. Il principio del tradimento fu partorito dall'isola britannica per approdare nella Francia di Filippo il Bello e papa Clemente V. Non è un caso che leggende alto medioevali narrino di cavalieri erranti nel mondo all'insegna di valori quali onestà, coraggio, verità, libertà. E non sono un caso le successive cadute degli stessi princìpi, rispetto ai cavalieri dell'alto medioevo, quindi le successive accuse atte a denigrare e distruggere l'antico operato fino all'attuazione dell'estrema condanna di alcuni tra loro: carcere e rogo. Quel che ne seguì fu iniziare a perdere il contatto con l'essenza superiore ed immateriale della vita e dell'uomo, con il divino immanente e trascendente, conseguente, l'Europa, in maniera ancor più evidente dal XV secolo, prese a possedere solo il guscio esteriore di quell'antica saggezza che portava in sé conoscenza di misteri superiori, in essi l'origine immateriale dell'Uomo e della Vita che la materia ricopre quale forma tangibile. Con l'avanzare nel tempo misurato, il principio del pensiero trasformato, come accennato nella prima parte della pagina, basato sulla materia quale unica sostanza vitale, ha portato l'Essere Umano ad allontanarsi sempre più dall'elemento che lo distingue da altri esseri viventi: la libera facoltà del pensare. Da allora la vecchia Europa, continuando a distanziarsi sempre più dall'assunto, quel divino che l'antico Oriente le aveva donato, e, con sempre maggior presa articolando la propria vita intorno a valori esclusivamente materiali, ha misconosciuto il pensiero nella sua essenza, così avvilendo i suoi popoli malgrado le grandi luci che in essa, nello scorrere del tempo e sino all'altro ieri storicamente parlando, si siano verificate. Ma mentre alcun continente sul pianeta abbia generato un tale alto contenuto culturale quale l'Europa, dall'Arte Figurativa alla Filosofia, alla Letteratura, alla Poesia, al Pensiero Scientifico, alla Musica ed oltre, il cui cuore pulsante ha albergato con forza in Italia e Germania, parte dell'emanazione dell'antico tradimento, parte del pensiero avvilente generato al principio, come su detto, in Gran Bretagna, ha costituito e costituisce l'indole, se così può definirsi, degli Stati Uniti d'America sin dal tempo della sua, erroneamente detta, scoperta. Ma di quest'indole si tratterà in breve, data la vastità dell'argomento, nella terza parte della pagina con cenni sulla preghiera da sempre negata da quell'iniziale assunto tradito all'insegna di un dio capovolto.
Marika Guerrini
note
(1) Fëdor Micajlovic Dostoevskij, I fratelli Karamazov, San Pietroburgo 1878-1880
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