Gerusalemme ebraica
“Il Re Davide mosse con i suoi uomini verso
Gerusalemme contro i Gebusei che abitavano in quel paese... Davide prese la
Rocca di Sion… abitò nella Rocca e la chiamò la Città di Davide… il Signore Dio
degli eserciti era con lui” ( Samuele 5, 6-10).
Il tempo è quello precedente l’anno 1000 a.C.
Il primo nucleo che abitò la collina a sud della spianata del Tempio, fu una
tribù cananea conosciuta come dei Gebusiani. Poi giunse Davide che la conquistò
e, acquistato dal Re gebuseo un terreno sul monte Moria, da Hebron, dove era
l’Arca dell’Alleanza, la trasferì
qui.
Il tempo scorre e nel 950 a.C. Salomone, nello
stesso luogo costruì il primo Tempio, poi, con la divisione del Regno alla sua
morte, Gerusalemme divenne la capitale del Regno di Giuda.
Nel 701 a.C. Sennacherib, imperatore assiro,
provò a conquistarla ma il tentativo falli.
Nel 587 sempre a.C. Nabucodonosor, re
babilonese, saccheggiò Gerusalemme e deportò migliaia e migliaia di ebrei.
In una data imprecisata, ma che si aggira
intorno al 540 a.C. Ciro il Grande, Imperatore di Persia e fondatore
dell’Impero Achemenide, lasciò che gli ebrei esiliati tornassero in patria.
Così circa cento anni dopo, si intraprese la costruzione delle Mura di
Gerusalemme e del Tempio.
Siamo nel III sec a.C. quando Alessandro il
Macedone, detto il Grande, iniziò ad ellenizzare il paese. Vi furono rivolte,
quella dei Maccabei la più importante.
Nel 164 a.C., cacciati i greci Gerusalemme
ebbe un breve periodo di indipendenza, fino al 63 a.C., quando Pompeo,
imperatore romano, giunse e
istaurò il dominio di Roma.
Nel 37 a.C., con Erode il Grande, eletto
governatore dal Senato di Roma, la città conobbe un’ epoca di splendore, fino
alla morte di questi il 4 a.C. Con Erode Antipa, figlio e successore di Erode
il Grande, Gerusalemme vide l’anno zero, in esso la crocifissione del Cristo
Gesù.
Il popolo ebraico non aveva mai smesso di
ribellarsi a Roma, così nel 70 d.C.
Tito Imperatore, per ritorsione fece distruggere il Tempio di Erode.
Nel 130 d.C. l’Imperatore Adriano, per lo
stesso motivo, rase al suolo Gerusalemme. Prese avvio la Diaspora del
popolo ebraico in tutto il mondo, fino al XIX secolo, quando, con la nascita
del Movimento Sionista iniziò il ritorno degli ebrei a Gerusalemme, coronato
dall’ufficialità quando nel 1948, il 13 maggio, i maggiorenti della popolazione
ebraica della Palestina, dichiararono il Governo provvisorio dello Stato di
Israele, ovviamente provvisorio anch’esso, auto realizzando così un destino che
per venti secoli era stato il sogno degli Ebrei.
Gerusalemme persiana
Correva l’anno 614 d.C. imperatore di Roma era Eraclio quando
Cosroe II, imperatore persiano, zoroastriano, occupò la Palestina e
Gerusalemme. La città fu saccheggiata e la Vera Croce, anche detta Santa Croce
perché Croce della crocifissione del Cristo Gesù, venne portata in Persia. Ma
la permanenza in Persia fu breve così come la presenza persiana a Gerusalemme.
Infatti Kanadh II, figlio di Cosroe II, restituì la Santa Croce ai bizantini e
il Santo legno fu solennemente elevato in Gerusalemme. Era il 14 settembre del
629 d.C.
Di lì a otto anni circa Gerusalemme fu presa
dagli arabi.
Gerusalemme musulmana
Era il 637 d. C. quando avvenne la resa di
Gerusalemme al califfo ‘Umar, questi stipulò coi maggiorenti di Gerusalemme un
patto della resa assai mite, sì che i cristiani ottenessero non solo garanzia
per la loro vita, ma anche libertà di culto e rispetto per le loro chiese. La
presa di Gerusalemme fu di grande gaudio per i musulmani dato il valore sacro
ch’essi attribuivano alla città che chiamavano El Kuds, la Santa, secondo
alcuni storici musulmani infatti Maometto vi avrebbe compiuto un miracoloso
viaggio notturno iniziatico e da lì sarebbe asceso al cielo, in realtà Maometto
morì a Medina l’8 giugno dell’anno 632.
Nel 687 il califfo Abd el Malik sulla spianata
dove un tempo sorgeva il Tempio di Salomone, ridotto oramai ad immondezzaio,
fece costruire una splendida Moschea a forma ottagonale, rivestita di marmi
policromi e da un mosaico bizantino sostituito poi da maioliche azzurre
arabescate, tutto a ricordo dell’ascesa al cielo del Profeta. Si narra che la
roccia contenuta nella Moschea, conosciuta come la Cupola della Roccia, volesse
seguire il Profeta nell’ascesa al cielo e fosse stata fermata dall’arcangelo
Gabriele e si narra anche che sulla roccia l’arcangelo lasciasse l’impronta
della sua mano.
Tra il 709 e il 715 il califfo Walid fece
costruire la Moschea el Aqsa.
Gerusalemme restò musulmana fino all’arrivo
del crociati nell’ anno 1099 poi nel 1187, con il Saladino, tornò ad essere
musulmana per poi con la V Crociata tornare di nuovo cristiana (1229) e poi
ancora musulmana (1244) fino ai nostri giorni.
Gerusalemme cristiana
Anno zero. “ Nato Gesù in Betlem di Giudea
al tempo di re Erode, ecco, dei Magi arrivarono dall’oriente a Gerusalemme e
domandarono: Dov’è il nato re dei Giudei? Poiché abbiamo visto la sua stella in
oriente e siamo venuti per adorarlo…” ( Matteo 1,25-3,5)
Malgrado la grande importanza che Gerusalemme ha per la cristianità,
dal punto di vista prettamente storico, la città fu sotto il diretto controllo
cristiano relativamente per brevi periodi.
Il primo conta pochi secoli e va dalla
conversione di Costantino al cristianesimo, quindi l’Editto di Milano del 313 e
la seguente proclamazione della libertà di culto ai cristiani al 614 quando
giunsero i persiani di Cosroe II.
Il secondo si verifica, come sappiamo, al
tempo della Prima Crociata. Il 15 luglio del 1099 Goffredo di Buglione con i
suoi crociati entra in Gerusalemme che non oppone alcuna resistenza, la
presenza crociata, quindi cristiana, non dura però che meno di un secolo, fino
al 1187 con la conquista ad opera del Saladino. Poi riprende per un tempo molto
breve, si ha infatti un alternarsi di conquiste e riconquiste, in cui si
verifica per Gerusalemme il terzo momento cristiano nel 1229 al tempo della V
Crociata. Ma anche qui il tempo è breve e scade nel 1244. Gerusalemme cadrà in
mano musulmana e non verrà mai più riconquistata dai cristiani.
Ma c’è un particolare che non va tralasciato,
particolare anche storico: l’Ordine dei frati francescani provenienti da ogni
parte del mondo e tuttora presenti in 70 luoghi sparsi tra Israele e Palestina
nonché Giordania, Siria, Libano, Egitto, Cipro e Rodi.
La storia vuole che a motivo della visita di
Francesco d’Assisi a Gerusalemme e dal suo amore per la Terra Santa che aveva
visto nascita, vita, morte e Resurrezione del Cristo Gesù, venisse a formarsi a
Gerusalemme la Provincia di Terrasanta in cui i frati francescani sono a
custodia del Santo Sepolcro dal XIV secolo prestando guida ed accoglienza ai pellegrini che da
tutto il mondo giungono in visita al luogo per eccellenza sacro al Cristianesimo.
“ Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i
profeti e lapidi quelli che ti sono inviati, quante volte ho voluto radunare i
tuoi figli, come la gallina raduna i suoi pulcini sotto le ali, e non hai
voluto! Ecco la vostra casa vi sarà lasciata deserta!...” ( Matteo 22,5-23,8).
Marika Guerrini
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