mercoledì 9 settembre 2020

Italia: Scuola: attentato al futuro





 stralci indicativi tratti da...(*)

"L'etimo della parola non inganna, basta soffermarsi sul significato dei termini Pedagogia, Educazione, Didattica ed Insegnamento, perché ci venga suggerito il tragitto da percorrere in ambito educativo, sì che queste scienze possano restare fedeli all'assunto primario: favorire progressivamente l'affinarsi e l'evolversi delle attitudini morali ed intellettive dell'individuo ai fini di una completa formazione dell'essere umano nello sviluppo delle sue facoltà.
Da paidòs àgein, ex ducere, didaktòs ed in-signare, scaturiscono, significanti e comuni denominatori, le due azioni distinte e complementari del condurre portando fuori da e dell'imprimere, che indicano non solo la scansione temporale del da farsi, bensì l'esistenza nell'individuo, in tal caso allievo, studente, di un qualche stato costituzionale preesistente all'azione educativa, stato senza la cui considerazione le suddette scienze incontrano difficoltà a corrispondere all'assunto primario per cui esistono.
Difficoltà ancor più evidente in un'epoca quale l'attuale che, per motivi alieni ad ogni evoluzione, sta troppo spesso contraddicendo il processo evolutivo, processo che richiederebbe un'azione armonica ed equilibrata tra le cose più o meno sottili e/o evidenti del mondo, innanzi tutto dell'uomo, tanto più nei delicati anni della sua potente crescita psico-fisica-intellettiva, anni che dall'infanzia vanno all'adolescenza compresa, tempo  appunto dell'azione educativa.
La via su cui far scorrere, guidando, il portar fuori, per poi agire con l'imprimere, va predisposta, per farlo non si può prescindere dalla considerazione unitaria della materia prima su cui poggiano le due azioni, materia agente, soggetto-oggetto. Non si può prescindere dal considerare, in maniera unitaria, le caratteristiche dell'essere umano in formazione. Considerare l'essere umano in formazione però vuol dire considerare l'essere umano nella sua compagine morale ed intellettiva, nella sua totalità, nella sua unicità, in certo qual modo, immaginarlo microcosmo nel macrocosmo, cosa che determina la sua unicità....".
In un altro stralcio viene detto: 
" ...affinché l'essere umano in formazione possa essere incontrato con immediatezza nella sua complessità, si inizia col prendere atto della struttura fisica, struttura che ci si mostra caratterizzata da una triarticolazione, ovvero l'organizzazione dei distretti funzionali del capo, del tronco, degli arti, vale a dire del sistema cerebro-spinale, sanguigno-respiratorio e metabolico. A questa triarticolazione corrispondono l'organizzazione dell'intelletto e della volontà, per cui possiamo ritenere che l'uomo sia interiormente costituito da tre elementi: Pensare, Sentire, Volere..."

Il testo continua con il trattare i tre elementi o facoltà ed il loro riflesso sull'uomo nelle fasi evolutive che ogni uomo attraversa, e tutto, proprio tutto, rimanda all'importanza dell'armonia tra queste facoltà innate in ogni individuo, qualunque sia il luogo, la storia, la cultura di appartenenza. E l'importanza non va solo al rispetto di esse facoltà da parte dell'insegnante d'ogni ordine e grado, comunque sempre educatore, va, in maniera altamente incisiva, alle modalità che portano alla distruzione o resa patologia, delle dette facoltà, oppure al loro equilibrio psico-fisico se contemplate, osservate e lasciate esprimere con competenza e rispetto, nella loro armonia. 
Ora, oggi, in questi nostri giorni, ed entro nello specifico dell'attualità, tutte, e dico tutte, le così dette "precauzioni anti virus" da adottare nella scuola di ogni ordine e grado, in nome del "bene" cittadino, e dettate, o meglio imposte ad un popolo da abuso di potere costituzionale coadiuvato da altrettanto abuso di chi, preposto a guida dell'Istruzione, si manifesta reo di ignoranza non solo in ambito strettamente pedagogico, bensì in ambito scientifico ad ampio raggio, ivi compresi basilari e comuni dettami di psicologia, si rivelano armi di distruzione di massa. Armi il cui fragore non si manifesta nell'immediato, per quanto i sintomi sarebbero evidenti nell'immediato, ma ancor più a medio e lungo termine nell'equilibrio formativo, culturale, psichico, morale, eccetera eccetera, d'ogni singolo individuo, quindi della società. Attenendosi agli attuali diktat imposti dalle istituzioni, si impedirebbe l'attuazione di assolvere, promuovere e permettere l'attuarsi degli assunti di cui nella parte iniziale: ex ducere, didaktos, in-signare, rivolti all'alunno, allo studente e, impedendo l'attuarsi degli assunti, si impedirebbe, devierebbe e capovolgerebbe l'intero sistema educativo, riducendo le intelligenze ad "imbavagliare" se stesse,  per  procedere alla distruzione o comunque alla contaminazione delle facoltà innate da far emergere per poter guidare, equilibrare, armonizzare e su cui poter "segnare" con competenza, in maniera singola e collettiva al contempo, i prodromi di una futura Libertà di singoli e di popolo. Attenendosi ai diktat si ridurrebbe allo stato di gregge un intero popolo ivi compreso il suo futuro, perché è proprio la Libertà che non si vuole. Molto altro ci sarebbe da dire, ma ci si ferma qui. Ora, che l'Alighieri perdoni, ma, riferendoci al luogo opposto al riferimento del Sommo, lui alle alte sfere noi alle infere, diciamo: vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare. E' una certezza. 
 Marika Guerrini


* Marika Guerrini, Triarticolazione umana ed educazione- dal pensiero immaginativo al concettuale.  Graus editore,  Napoli 2007
da atti dei convegni -Tecnologia umanistica per l'educazione alla complessità-  C.Gily a cura di
 
si consiglia
https://occiriente.blogspot.com/2020/06/non-va-spento-il-respiro-della-vita.

immag. wikipedia- Caronte, illustrazione di Gustave Dorè 

2 commenti:

  1. Come non condividere al 100% questi pensieri?

    RispondiElimina
  2. Immaginate solo il terribile impatto psicologico, che tali restrizioni potranno avere sui bambini tra i 6 e i 10 anni

    RispondiElimina