affondare nelle sabbie... |
Sa di muffa il pretesto, è stantio. I lettori di occiriente l'hanno letto e riletto, anche in "oltre il ridicolo" postato lo scorso mese, il 14. E prima l'hanno letto. E ovunque.
S'era sperato non si oltrepassasse il ridicolo. Ma no. Eccoci, ad intermittenza ma eccoci. Pare che sempre la solita agenzia internazionale per l' energia nucleare, l'Aiea, abbia parlato prima del previsto, prima di Vienna, dell'incontro ufficiale. Pare sia in possesso di foto satellitari a provare l'imminenza delle armi nucleari dell'Iran. Déjà vu. E ha parlato di container a sud di Téhéran verso oriente. Ha detto che servono per testare esplosivi ad alto potenziale. Esplosivi da usare come innesco nelle testate. Quelle presunte. E poi ha detto... Tutto immaginabile. Tutto miele per Israele. Troppo miele per Israele. Attacco preventivo da parte di quest'ultimo? Sì ma no. Sembrava pronto, tutto, tutto per il sì fino ad ora, poco fa: Israele non attaccherà l'Iran. Questa la news . Notizia esatta. Ma occiriente non si meraviglia.
Ma, in questo ripetersi di storie, quest'assenza di fantasia, questo stallo di idee visioni azioni, occiriente è a disagio. E' a disagio nel guscio del grillo parlante. Sì, non è da solo, questo lo consola. Ma non basta. Il guscio, la corazza, s'è fatto stretto. E' questo il pericolo per chi come occiriente: il guscio stretto. Assenza di respiro. E allora le voci si spengono. E si vorrebbe dimenticare quest'umanità che sta slittando verso il subumano. Quest'umanità che assume maschera umana dimensione umana dialettica umana senza essere più umana. E questo si fa sofferenza. Sofferenza per chi non scende a compromesso con quest'umanità non più umana. Non vuole. Non può. E si vorrebbe parlare di fiabe.
Marika Guerrini
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