sabato 6 aprile 2013

la Siria va salvata!


Aleppo -cittadella
...la Siria va salvata. Va salvata dall'escalation che sta delineando la sua fine. La Siria va salvata ora che è ancora soltanto ferita benché gravemente. La Siria va salvata perché la Siria siamo noi. Nostra è la storia di quella terra. Nostre le sue antiche vestigia, suo l'impulso della nostra civiltà. La Siria va salvata perchè la sua storia alberga tra le pagine della nostra storia. perché senza la sua storia la nostra non avrebbe avuto inizio. La Siria va salvata perché ora, oggi, da quasi mille ininterotti giorni, è lì che si sta consumando la partita bellica mondiale, complice l'inesistente Europa. E nostre sono le quasi 90.000 vittime innocenti. Nostri sono i profughi. Gli stessi che intervistiamo, di cui usiamo la disperazione, la tragedia ai fini della nostra ipocrisia d'occidente. Che ci sia in noi Europa, Italia ancor più, consapevolezza o non ci sia, non ha alcuna importanza. La Siria va salvata e va salvata nella figura del presidente Assad, anche, legittimo presidente, perché la decapitazione d'un popolo è la sua fine. La Siria va salvata dal Libero Esercito Siriano, che di libero non ha nulla e di siriano molto poco. Quell'agglomerato di ribelli traditori vendutisi allo straniero per danaro e ignoranza, reale artefice dell'80% di vittime civili siriane. Che lo si voglia o meno vedere, ammettere, sottolineare. La Siria va salvata perché è tempo di privare del nostro fianco chi aiuta da prima del principio di questa sporca guerra, l'agglomerato di cui sopra che ha il suo quartier generale proprio nel nord, lì, tra siti di inestimabile valore storico che l'Unesco aveva posto sotto protezione. Quale? Da chi?
E' tempo di prendere le distanze perchè chi aiuta la guerra siriana è la stessa entità, ché di questo si tratta, che ha distrutto l'Afghanistan, ha distrutto l'iraq, bombarda quotidianamente il Pakistan, minaccia l'Iran, ha puntato missili contro la Russia, agisce silenziosa in sud Africa, è stata tra le quinte della Tunisia, dell'Egitto, ha operato con noi, fingendo l'ingresso nel secondo momento, nella tragedia libica. Che ora danza tra venti di guerra nel Pacifico: Corea Nord, Sud e..., che circonda la Cina, circuisce l'India o ci prova. La stessa entità che soffre di sindrome israeliana, una patologia secondo cui "se non esiste pericolo esterno lo si deve fabbricare", iniziando da quell'11 di settembre 2001. Seguendo il pensiero malato di quel Leo Strauss, maestro del Neoconservatorismo in voga da alcuni anni negli States, per cui la pace rammollisce i popoli, la guerra li fortifica. Per cui Washington ha diviso il mondo in "Unità di Combattimento" Europa inclusa, controllandolo con oltre 730 basi militari in oltre 156 paesi Australia compresa. Ma questo lo sappiamo. Sì, Europa inclusa, che in ancor più vile forma finanziaria, sta vivendo la stessa partita bellica nei suoi Stati. Vedi Grecia, Cipro, Spagna, a breve Francia, Italia con i suoi suicidi. Ma anche questo sappiamo.
La Siria va salvata per tutto quel che sappiamo e ancora e ancora. E l'Europa è chiamata a farlo. Deve. I suoi paesi sono chiamati. La Siria va salvata perché s'è fatta ago della bilancia dell'attuale umanità tra civiltà e barbarie. La Siria va salvata. E basta.
Marika Guerrini     

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