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Ciro II di Persia libera gli ebrei dall'esilio babilonese sì che ricostruissero Gerusalemme ** |
... una sola parola in questi giorni, da tempo ormai, nasce nel cuore per salire alla mente: silenzio. Silenzio di sentimenti, pensieri, ancor più di immagini-pensiero che più d'ogni altro etereo elemento aprono alla consapevolezza dell'impotenza nell'annullarsi di qualsivoglia impulso all'azione. E' allora, che il desiderio di silenzio invade l'anima rendendo ancor più consapevole l'impotenza, più dolorosa. E' allora che ci si aggrappa al ricordo del c'era una volta sì che luoghi, genti, la storia tutta si apra e tu, nell'inaccettabile ora, oggi, qui, volgi lo sguardo al trascorso, al prima di ora, oggi, qui. Ed è così che si ingigantisce il desiderio di silenzio, ed altro non fai, né puoi, né vuoi, che proiettarti in esso, immergerti in esso, allontanandoti da ora, da oggi, da qui. E' al rispetto dell'agognato silenzio che si deve la brevità di questa pagina, essa si rifiuta di ricalcare il già pensato, annunciato, espresso in parole ben lontane dal silenzio, ben diverse, parole pensate per essere segnate quando il fragore delle armi era un sottofondo non percepibile a tutti, ancor meno comprensibile nella loro azione celata dietro menzogne e ipocrisie. Sì perché quel che ora si sta mostrando al mondo che sia il genocidio in corso perpetrato da Israele sul popolo palestinese con atrocità d'ogni genere, che sia l'indegna accusa alla Russia e la costruzione del fantoccio ucraino, che sia la criminale azione che sta uccidendo la Siria come in precedenza ha ucciso Afghanistan, Iraq, Libia, che sia, oggi ora, il vile attacco all'Iran da parte di Israele adducendo quale casus belli l'uranio impoverito, in barba ad ogni precedente accordo, tutto, in realtà, rientra in un gioco delle parti con in scena la farsa Usa e accoliti o servi che siano, siamo, in questa Europa che avremmo voluto Unita ma che non esiste. In quest'Europa burattina che, piegata al soldo straniero, che sia moneta o vana gloria, continua a frantumare se stessa. Sì tutto, ma proprio tutto era disegnato, programmato, da molto più tempo di quanto si possa mostrare, in esso l'Iran, ora in scena, era da tempo, molto tempo, nel mirino per una sua distruzione. Chi scrive, per motivi di studio era lì, tra il popolo, per la prima volta in quella terra negli ultimi tempi del Regno, lì, quando, checché spesso ne dicano ignoranti voci d'occidente, lo Shah Reza Pahlavi e la Shahin Farah Diba erano amati dal popolo e il paese era libero da ogni ortodossia. Poi, i prodromi della rivoluzione iniziati nelle Università prima, tra il popolo poi, rivoluzione fomentata dagli Stati Uniti in apparenza amici, fomentata con tradimenti anche intestini alla stessa famiglia Pahlavi. E lo Shah costretto all'abbandono della sua terra, e l'Imam Khomeyni che lo Shah aveva voluto in esilio per la sua estrema ortodossia. E la fine. La storia non fa che ripetere se stessa ma l'uomo si rifiuta di riconoscerla prima della sua attuazione. Paura. Viltà. Codardia. Ignoranza. Vacuità di pensiero. E ancora e ancora. No, nihil sub sole novum. Ma ora, chiedendo scusa al lettore e a noi stessi per esserci allontanati dal desiderio di silenzio, intento primo di questa pagina, facciamo sì che essa volga al termine mentre riprendiamo la via verso quell'iniziale silenzio che si cercherà di rendere sacro, ma prima suggeriamo al lettore che desideri elaborare veritieri pensieri di conoscenza storica circa l'attuale situazione Iran-Israele, di scorrere le cinque pagine di occiriente segnalate a seguire, pagine scelte tra decine, pagine-radici, pagine solo in apparenza datate, in realtà, nella sostanza, assolutamente attuali. Ma chiudiamo con un'immagine anch'essa pregna di assoluto silenzio: l'oscurità della notte è ancor più densa qualche attimo prima dell'Aurora nunzia dell'Alba. Della Luce.
Marika Guerrini
https://occiriente.blogspot.com/2020/01/le-strade-di-teheran-e-la-storia-prima.html (I parte)
https://occiriente.blogspot.com/2020/01/le-strade-di-teheran-e-la-storia.html (II parte)
https://occiriente.blogspot.com/2019/05/tehran-come-baghdad.html
https://occiriente.blogspot.com/2018/03/nawruz-1397-capodanno-persiano-2018.html
p.s.
si ricorda che occiriente accoglie con piacere qualsivoglia quesito, chiarimento, commento, eccetera.
note
* Salomone dall'Ecclesiaste, cap I versetto 9;
** Miniatura di Jean Fouquet (Tours-1415/20-1481).
Ho letto con molta emozione l’articolo che hai scritto. Infatti oggigiorno la situazione nel mondo è impressionante e spaventosa. L’America si è messa in mezzo, facendo finta di non ricordare tutte le disgrazie successo nei paesi vittime d’oriente.
RispondiEliminaGrazie Naja, il Suo commento è molto importante alla luce dell'attuale situazione Iran-Israele e non solo, per questo motivo, poiché nella firma Lei si è dichiarata, mi permetto, in calce, di accennare alla Sua identità. Ancora grazie Naja. Un caro saluto. Marika
RispondiEliminaEcco l'identità: S.A.R. Naja d'Afghanistan, figlia di Re AmanUllah d'Afghanistan ( Regno 1919/1929). Le sue vicende personali non lasciano dubbio alla conoscenza dei fatti storici regionali, ivi compreso l'Iran, in esso l'intera vicenda riguardante lo Shah Reza Pahlavi, la rivoluzione, l'ortodossia, eccetera. In questo tutto vanno contemplate menzogne d'occidente che spesso hanno accompagnato i fatti qualunque fosse il paese nella regione posto sotto i riflettori del momento, motivo per cui a chi volesse ancor più approfondire la storia dell'intera regione sempre attaccata da destabilizzanti azioni in massima parte anglofone, ma non solo, qualunque siano stati e o siano i confini in primo piano, esempio Iraq, Siria, Libano, Iran appunto, eccetera, scusandoci per l'assenza di eleganza nel citare se stessi, si consiglia:
Marika Guerrini " Afghanistan -passato e presente"
ed. Jouvence 2014.
Marika Guerrini "Oltre le mura di Baghdad"
ed. Jouvence 2017 ( anche in lingua inglese)
Marika Guerrini a cura di, "AmanUllah il Re Riformista -
Afghanistan 1919/1929", ed. Jouvence 2018;
Grazie per l'attenzione.