...mentre occiriente era tra gli Hazara, nelle loro vicende, mentre accendeva le proprie pagine sulla loro storia, la storia d'altrove continuava sui motivi conosciuti, si ripeteva nei déjà-vu, secondo annose linee di partenza. E ogni fatto, ogni avvenimento continuava secondo il suo proprio inizio. Così l'accerchiamento dell'Iran in ogni dove dei suoi confini mentre prossimo si fa il nuovo incontro con l'Aiea. Così la provocata guerra civile siriana tra elezioni sanzioni deflagrazioni. Così la guerra sul suolo pakistano, la guerra nascosta, silenziosa che si mostra sulla linea Durand, nel Baluchistan e nei robot volanti ed assassini. Così Obama, il Nobel per la Pace in cerca di voti, che inscena la sorpresa d'uno scalo in Afghanistan per ufficializzare, come fosse novità, il protrarsi dell'"aiuto" al popolo oltre il 2014, intanto continua a sbandierare la farsa della US Navy Seals, la squadra speciale che, dicono, abbia dato la fine a Bin Laden. Così l'assassinio di un alto esponente del Consiglio di Pace afghano, Rahmani, depennato dalla black list per bontà dell'Onu. Rahmani come Rabbani lo scorso settembre e come allora, strano a dirsi, un attimo prima dell'accordo tra Karzai e Talebani o pseudo tali, per essere precisi.
Mentre occiriente era su tutto il globo per la causa hazara, la storia continuava anche nel prosieguo del subbuglio sulle sponde del Mediterraneo. Tutte le sponde. Quelle che si contorcono per i postumi della Primavera detta Araba e quelle che si contorcono per la crisi economica mentre la Grecia soccombe. Così il Mediterraneo ha continuato a tingersi di rosso nella propria guerra. La nostra guerra qualunque sia la sponda. Guerra che rimbomba più o meno sonora, fatta di combattimenti più o meno sonori. Guerra con uno stesso esito: sgretolamento di stati di terre di genti di costume di dignità di popoli. Ad ognuno il proprio sgretolamento, il proprio battaglione di suicidi, come sulla sponda nord, la sponda italiana di questo mare ormai di tutti. Causa, la stessa dei martiri di Allah, quelli impropriamente chiamati kamikaze: annullamento della dignità umana. Provocato.
E' noioso ripetersi. Estremamente.
Mentre occiriente era su tutto il globo per la causa hazara, la storia continuava anche nel prosieguo del subbuglio sulle sponde del Mediterraneo. Tutte le sponde. Quelle che si contorcono per i postumi della Primavera detta Araba e quelle che si contorcono per la crisi economica mentre la Grecia soccombe. Così il Mediterraneo ha continuato a tingersi di rosso nella propria guerra. La nostra guerra qualunque sia la sponda. Guerra che rimbomba più o meno sonora, fatta di combattimenti più o meno sonori. Guerra con uno stesso esito: sgretolamento di stati di terre di genti di costume di dignità di popoli. Ad ognuno il proprio sgretolamento, il proprio battaglione di suicidi, come sulla sponda nord, la sponda italiana di questo mare ormai di tutti. Causa, la stessa dei martiri di Allah, quelli impropriamente chiamati kamikaze: annullamento della dignità umana. Provocato.
E' noioso ripetersi. Estremamente.
Marika Guerrini
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