giovedì 26 aprile 2012

l'urlo hazara

...sta echeggiando sul globo l'urlo delle donne hazara, dei loro figli padri fratelli sposi. Quel "Fermate il massacro..."  partito da Quetta  quattordici giorni fa. Sta echeggiando dalla sua stessa terra, da Hazara Town, da Lahore, da Karachi a valicare la frontiera d'oriente, raggiungere l'Indonesia a Jakarta, l'Austrarlia a Camberra prima Victoria poi. E continuare, sorvolare il Pacifico raggiungere gli Stati Uniti d'America a Colorado e New York per entrare in Canada a Toronto. Sta echeggiando sull'Atlantico fino alla nostra Europa a farsi più vicino, più forte. Così nel Belgio di Bruxelles nella Norvegia di Oslo nella Svezia di Stoccolma e di Malmo nell'Austria di Vienna. E ancora più vicino sarà nell'Italia di Roma per riprendere la rotta  verso oriente a chiudere il cerchio in quella terra afghana d'origine della sua gente: Bamiyan. Si sono riempite le strade a Bamiyan e a Daikundi. 
Il popolo degli Hazara sta urlando il  diritto dei propri figli all'uguaglianza, al rispetto. Il diritto dei propri figli alla vita. Un unico immenso urlo sta circumnavigando il pianeta da oriente ad occidente da occidente ad oriente. In questi giorni. Queste ore.
Marika Guerrini
foto: Barat Alì Batoor

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