mercoledì 15 marzo 2017

Afghānistān trenta giorni - 9 febbraio / 12 marzo 2017- Memorandum

MEMORANDUM


... Si ricorda che i Taliban ora sono al 90% mujaheddin, combattenti per la libertà della patria dal giogo dello straniero, dei venduti e dei traditori.
Si ricorda che i Taliban vengono armati da armi “ disperse per caso” dalle forze Nato e si permette loro il saccheggio in luoghi di deposito e similari.
Si ricorda che il Daesh, impropriamente detto Isis, è entrato nel Paese con il permesso delle forze straniere di coalizione.
Si ricorda che il piano d’invasione partito nell’ottobre del 2001, mascherata da  giustizia per l’11 settembre, agiva su basi precostituite il cui obiettivo era: distruzione e assoggettamento del Paese.
Si ricorda che l’Afghānistān oltre alla strategica posizione geopolitica, è ricco di risorse naturali: gas, petrolio, carbone, talco, zolfo, ferro, litio, niobio, sale, oro, rame, lapislazzuli, smeraldi, topazi, marmo, nonché, tra le colture, papavero da oppio.
Si ricorda che la prima raffineria di oppio, trasformazione in eroina, è stata costruita nel 2002 in zona sotto “ severo controllo” straniero armato.

TRENTA GIORNI AFGHANI fuori e dentro il Paese

9 febbraio 2017
Stati Uniti d’America.
Il Generale John W. Nicholson,Jr., successore del Generale John F. Campbell al comando della USFOR-A, “ Resolute Support Mission and U.S. Forces Afghānistān” parlando al CENTCOM, Comitato dei Servizi Armati del Senato, in riferimento al paese afghano: "Credo che siamo in una situazione di stallo", e ancora “l’attuale coalizione ha un deficit di qualche migliaio di elementi” e ancora “ sono necessari ulteriori pacchetti expeditionary”, questa la sintesi del suo intervento. Richiesta fatta pervenire a Donald Trump, con la specifica che i soldati di rinforzo potevano essere americani così come provenire da nazioni alleate della missione di “addestramento” della Nato. Richiesta che non tiene conto della messa in discussione dell’Alleanza Atlantica, “obsoleta” a detta di Donald Trump che, nella sua prospettiva isolazionista, si è interrogato sul perché gli Usa debbano continuare ad impegnarsi nella difesa di Paesi che non spendono abbastanza in sicurezza.

12 febbraio 2017
Afghānistān, Provincia di Helmand
Luogo imprecisato, aerei americani alla ricerca di Taliban uccidono 22 civili afghani, quasi tutti donne e bambini.
LashkarGah, all’esterno di una banca un attentatore uccide 7 persone e ne ferisce altre 20. Contemporaneamente a Sangin, nord di LashkarGah, altri aerei Usa uccidono un numero imprecisato di civili afghani. Gli Usa negano.
Nella provincia di Helmand sono di stanza centinaia di truppe internazionali, Nato, per addestrare e “sostenere” le forze di sicurezza afghane.

13 febbraio, ONU
Mentre gli Stati Uniti continuano a negare, l’azione del giorno precedente a Sangin, le Nazioni Unite trovano almeno 18 civili uccisi dagli attacchi aerei degli Stati Uniti. Nella stragrande maggioranza donne e bambini.

17 febbraio
Afghānistān, Provincia di Nangarhar
A meno di una settimana dall’annuncio dell’offensiva delle forze afghane contro il Daesh, costoro eludendo le forze di sicurezza, “ben addestrate” dagli Usa, uccidono 17 soldati afghani. Il Ministero della Difesa dichiara 21 morti tra gli esponenti del Daesh, ma di questo non v’è certezza.

1 marzo 2017
Afghānistān, Kābul.
Primo attentato: autobomba esplode davanti alla Questura con seguente assalto di uomini armati all’edificio.
Secondo attentato: nei pressi della Direzione Nazionale della Sicurezza afghana, esplosione di una bomba e combattimento con armi da fuoco di piccolo calibro.
Entrambi gli attentati sono stati effettuati dai Taliban.
Secondo la stima ufficiale del Governo afghano i morti sarebbero 15 tra cui 11 civili, ma i Taliban ritengono falsa la stima ufficiale, i morti tra le forze di sicurezza sarebbero decine.

8 marzo 2017
Afghānistān, Kābul
Ospedale militare, uomini travestiti da medici e infermieri penetrano nell’ospedale facendo saltare in aria il cancello e minacciando chiunque incontrino, poi aprono il fuoco su pazienti e personale medico. I Taliban si affrettano a condannare l’attacco per non essere coinvolti, infatti l’azione criminale viene poi rivendicata dal Daesh.
La stima delle vittime, ancora incompleta, parla di 49 morti e 63 feriti.

9 marzo, Stati Uniti
Il Generale Joseph Votel, parlando al CENTCOM, Comitato dei Servizi Armati del Senato, ha chiesto che truppe di terra statunitensi vengano dispiegate in Afghānistān al più presto.
Questo per “migliorare” la capacità delle forze armate afghane. Nella richiesta ha citato anche il Generale Nicholson, sottolineando l’accordo tra loro due. Intanto l’Alleanza Atlantica si amplia anche in occidente cercando nuovi siti in Germania per le sue basi e Donald Trump dimentica la parola “obsoleta” sì da appoggiare il tutto, comprese le truppe da aumentare in Afghānistān.

!2 marzo 2017
Zabul, provincia meridionale
Taliban infiltrati in una caserma di polizia locale anche questa “ben addestrata” dagli Usa, hanno avvelenato e poi colpito a morte 8 poliziotti nonché saccheggiato tutte le armi e le munizioni presenti sul luogo.

Fine della presa visione di trenta giorni in Afghānistān

RIFLESSIONE

A 15 anni dall’invasione armata con relativa deflagrazione di bombe Usa, le truppe Nato, americane al 90%, stanno ancora “addestrando” le forze locali a “migliorare” la capacità bellica difensiva, per cui aumenteranno il loro potenziale numerico quindi gli armamenti anziché liberare il Paese da se stessi, come da “falso” copione. Il che ci porta a  due ipotesi:  o i soldati afghani sono privi di qualsivoglia capacità di apprendimento circa l’uso delle armi nonché privi di ogni cognizione strategica e la loro stirpe non aveva mai visto un'arma prima d'ora ma solo coltivato campi in pace ed armonia da secoli, il che cozza con la realtà dell'intera storia del Paese comprese  le tre guerre anglo-afghane a favore (tra il 1841 e il 1919), la vittoria sull’occupazione sovietica (1979-1989) nonché varie ribellioni, conflitti armati, strategie eccetera da sempre, oppure gli occupanti e i loro complici interni, esterni e  venduti, sono menzogneri millantatori che continuano ad avvalersi dell’ignoranza del mondo, che, evidente voglia restare tale, si lascia guidare dall’informazione occidentale di massa assoggettata ai poteri forti internazionali dell’alta finanza, volta alla supremazia geopolitica globale sotto l'egida di Lobby che di certo non hanno confine.
Mais, tout va très bien, cantava un ritornello d’infanzia, fin quando si inaugurano Memoriali,  come quello inaugurato, sulle note retoriche dell’inno, da Elisabetta II Regina di Gran Bretagna, Irlanda del Nord eccetera, qualche giorno fa al Victoria Embankment Gardens di Londra, Memoriale a ricordo delle vittime militari e civili degli interventi in Iraq e in Afghānistān tra il 1990 e il 2015. 
Di certo le vittime ora si sentono appagate.
Marika Guerrini

mercoledì 1 marzo 2017

dall'antica "sapienza" la visione del mondo attuale

diagramma cicli cosmici
.... la scelta di portare all’attenzione uno stralcio del Viṣṇu Purāa (in calce), raccolta di antiche narrazioni in cui Viṣṇu, il dio supremo che in sé condensa la Trimurti, ovvero la Trinità, è la figura centrale, è la sua indubbia attualità. Le parole segnate, le immagini suscitate risultano essere fotografia del nostro tempo malgrado la datazione dell’intera opera vanti una tradizione orale precedente ai 4000-3000 anni a.C. ed una scritta che si aggira intorno al VI sec. d.C. Datazioni con margini di flessibilità propria a questo genere di antiche opere, in questo caso appartenenti all’antica India, in cui Tempo e Spazio, inteso secondo la corrente numerazione storica relativa alla pragmaticità della vita, altro non sono che orpelli in cui si imprigionano gli uomini, spesso ignari della vacuità del loro considerare secondo se stessi elementi che appartengono ad una Realtà superiore, una Conoscenza in assoluto incessante Divenire.
Lo stralcio del Viṣṇu Purāna riportato, fa riferimento al Kali Yuga (in calce), letteralmente: Oscura Età, epoca di caduta dell’umanità per via del fatto che l’intelletto umano sia in grado di comprendere solo gli aspetti materiali dello scibile. Quest’età, benché conclusasi alla fine del XIX secolo, continua ad essere presente nelle sue emanazioni facilmente riscontrabili  in miliardi di occasioni che affollano e caratterizzano la nostra epoca, dal dilagare della menzogna in ogni campo, anche speculativo, alla conquista del potere ottenuto per scaltrezza politica e/o per forza delle armi, anziché per autorevolezza propria a qualità sottili atte all’evoluzione dell’umanità, e così via. Condizione di caduta che, malgrado continui ad emanare i propri effetti, porta insito o comunque si mescola, per via d’impulso futuro, alla possibilità di risalita, attuabile con un reale risvegliarsi della coscienza individuale, in altri termini la possibilità di realizzare la vittoria della Luce sulle Tenebre.
Ma lasciamo alle annotazioni in calce qualche cenno storico culturale sui Purāa e sugli Yuga, ed ascoltiamo la voce profetica che giunge dall’antica saggezza:

La Terra sarà apprezzata soltanto per i suoi tesori materiali…
Le vesti sacerdotali sostituiranno le qualità del sacerdote. Una semplice abluzione significherà purificazione, la razza (umana) sarà incapace di generare nascite divine.
Gli uomini domanderanno ( a se stessi): quale valore hanno i testi tradizionali?...
Solo movente della devozione sarà la salute fisica. Gli atti di devozione, anche se eseguiti, non produrranno alcun risultato.
La gente avrà terrore della morte e paventerà l’indigenza, soltanto per questo conserverà un'apparente religiosità.
I matrimoni cesseranno di essere un rito.
Ogni ordine di vita sarà promiscuamente simile per tutti. Sola via di successo nelle competizioni sarà la falsità.
Colui che possederà più denaro sarà padrone degli uomini che concentreranno i loro desideri sull'acquisto anche disonesto della ricchezza.
Le donne saranno spesso soltanto oggetto di soddisfacimento sensuale. Solo legame tra i sessi sarà il piacere.
I capi che regneranno sulla terra saranno dei violenti, si impadroniranno dei beni dei loro soggetti. Sotto pretesti fiscali, deruberanno e spoglieranno i loro sudditi e distruggeranno la proprietà dei privati.
Prevarrà la casta dei servi e comanderà.
Breve sarà la loro vita, insaziabili i loro desideri. Non conosceranno la pietà.
La sanità morale e la legge diminuiranno di giorno in giorno, finché il mondo sarà totalmente pervertito e l'empietà prevarrà tra gli uomini…

I Purāna e gli Yuga

 Purāna, Antiche Tradizioni, importante genere di racconti simili alla Bibbia. Probabilmente la loro origine va fatta risalire ad un periodo precedente i Veda (testi sacri rivelati, tramandati per tradizione orale, risalenti circa al 4000-3000 a.C., luogo d’origine India nord-occidentale), al tempo delle storie che venivano raccontate durante la partecipazione ai sacrifici vedici, quindi testi rivelati anch’essi, ma scritti in un tempo di molto posteriore, la cui datazione, flessibile, si aggirerebbe, come si è detto, intorno al VI secolo d.C. I Purāna trattano della creazione del mondo, della genealogia degli dèi e degli Ṛṣi, di miti associati a varie divinità, di norme di vita, di paradisi e di inferni, in sintesi cosmogonia e storie dell’umanità fino alla fine del mondo. Le raccolte dei Purāna tradizionali sono 18, ad essi si aggiungono numerosi sottopurāna chiamati Upapurāna. Tra i Purāna troviamo il Viṣṇu Purāna di cui sopra, विष्णुपुराण, in scrittura devanāgarī, alfabeto dell’antico Sanscrito e del contemporaneo Hindi.

Yuga, una delle quattro età che, secondo il Brahmanesimo, compongono il Mahāyuga, a sua volta uno dei mille evi cosmici, kalpa, tutti a formare quei periodi ciclici attraverso i quali il mondo e gli uomini, trasformandosi, mutano il loro rapporto col mondo divino, tanto che ad ogni epoca sia necessaria all’umanità una diversa forma di rivelazione salvatrice. Le età che compongono il Mahāyuga sono quattro: Kta Yuga (anche Satya Yuga) Tetrā Yuga, Dvāpara Yuga, Kali Yuga, corrispondenti alla concezione greca delle età dell’oro, dell’argento, del bronzo, del ferro. Secondo un calcolo di ciclo equinoziale di 24.000 anni suddiviso in ascendente e discendente, il cui complesso processo non stiamo qui ad attraversare essendo questo luogo inadatto a tale trattazione, il Kali Yuga  è l’ultima età dopo di che si riprenderebbe il Dvāpara Yuga, seguendo il circuito dell’orbita (vedi diagramma iniziale). Intanto il Kali Yuga è il tempo in cui i servi si porranno al comando dei popoli, l’atto del generare verrà manipolato e “non produrrà nascite divine”, in cui si perderà il gusto naturale degli alimenti, le stagioni si rovesceranno e così via.