sabato 21 giugno 2014

Umì, Iraq e la menzogna

... è passato un gabbiano oltre lo schermo del portatile, le sue immagini, le canne di bambù che delineano il terrazzo, lo delimitano. Nell'elegante oscillare delle ali spiegate, è passato un gabbiano. E le immagini venute dal web, incuranti del volo, dell'eleganza,  incuranti della leggerezza, scorrono in andare e venire, nello scomparire e nel mostrarsi sul piccolo schermo, scorrono tutte, quelle comuni al mondo e quelle non, le personali, inviate da amici in zone calde, lontani. E tu vorresti poter salire sulle ali di Umì, perché è così che l'hai chiamato, lo chiami da giorni: oceano. E vorresti vivere la tua vita, una vita senza immagini a scorrere, una vita col fermo immagini. Quelle disperate. E Umì continua il suo volo, il suo arruffato planare a sfiorare alberi, tetti, mentre immagini di uomini, donne, bambini, tanti bambini, con poveri fagotti arrotolati, i loro fagotti legati, sono in cammino verso il nulla. Ora.

Iraq: 600 mila uomini donne bambini, tanti bambini, ognuno con il fagotto della propria vita accartocciata continuano a camminare verso il nulla, mentre i restanti bambini, quelli nel paese, diventano bambini "da combattimento", vengono armati. Motivo: sul motivo i media si perdono, annaspano, si contraddicono, parlano di conquista dell'oro nero da parte dell'Isis, parlano della stantia lotta tra Sunnismo e Sciismo. Sì, la formazione jihadista di turno si chiama Isis, sta per Stato Islamico dell'Iraq e di al-Sham, in lingua, Dawla al-Islamiya fi al-Iraq wa al-Sham. Al-Sham è un termine storico, veniva usato in riferimento al territorio che va dalla Turchia meridionale all'Egitto passando per Siria, Libano, Israele, territorio palestinese e Giordania, area che l'Isis vorrebbe compattare in un unico califfato islamico. A sentire i media questa formazione jihadista sarebbe nata, nel 2013, da una frattura interna ad al-Qaeda, per una reciproca separazione: al-Zawahiri scomunicò questo gruppo interno, allora Isi, a causa di azioni efferate, e Abu Bakr al-Baghdadi, loro capo, si staccò dalla matrice al-Qaeda per nverso motivo, pare. In sostanza questa formazione esiste da tempo, è la stessa che conquistò Mosul con inaudita ferocia ed era il 2011, è la stessa che conquistò Falluja, è la stessa che ultimamente, sempre a Mosul, ha svaligiato la Banca Centrale con un bottino di oltre 400.000.000 di dollari e un alto, benché imprecisato, numero di lingotti d'oro. E' la stessa che, poco fa, ha rapito 145 bambini siriani per addestrarli al terrorismo, è la stessa che si auto sovvenziona con furti, rapimenti, estorsioni e ricavati dalla vendita di greggio. Così dicono. Ma a chi  vendono questo greggio, chi lo compra? E a cosa è dovuta la loro inafferabilità, e perché non si dice che il nome del capo carismatico è un nome falso, che non si mostra in pubblico, che indossa una maschera, che non si mostra neppure ai miliziani, in maggior parte europei convertiti all'Islam e arruolatisi per il Jihad. In Libia l'Isis è riuscito a rubare persino armi e strumenti bellici di precisione agli americani volatilizzandosi poi nel nulla. Un nulla ben diverso dal povero nulla di cui sopra. A noi in verità non interessa minimamente chi sia e cosa sia l'Isis, né che sulla testa del loro capo misterioso penda una taglia milionaria degli Usa, da tempo, Tutto questo, così come tutte le forme esasperate e violente di estremismi che ci circondano, sono non solo frutto, ma emanazioni create dalla incredibile ignoranza d'occidente. Esattamente come tutte le ribellioni, le rivoluzioni, le false primavere arabe, i falsi attentati afghani, falsi non perché irreali, falsi perché si è fatto in modo che, comprese le elezioni in atto che non decollano.  Assassinando Saddam Hussain, assassinando Gheddafi, "assassinando" Mubarack, e, allontanandoci ma solo  sulla carta geografica, assassinando al tempo Ahmad Shah Massoud, rimpinzando, sempre al tempo, ovvero all'inizio, le madrasse pakistane per creare macchine da guerra come i taliban con tutto ciò che ne è venuto, e volutamente lasciamo da parte i recenti fatti ucraini, tutto è frutto di un sistema geopolitico che punta all'economia e alla supremazia arrogando conoscenze che non possiede. Sì, l'arroganza d'occidente è di un'ignoranza unica più che rara, persino gli inglesi, malgrado la becera strategia del Grande Gioco, The Great Game, per esattezza, nel XIX secolo, picco temporale in questo senso, persino loro, malgrado le stragi e i ladrocini perpetrati, si arresero all'evidenza della diversità culturale, quando, dopo la rivolta dei Sepoy, benché l'avessero sedata nel sangue, presero atto della  propria ignoranza. Che si leggano le pagine di storia di quei paesi che si vanno a distruggere, che ci si prenda almeno in Europa questa briga, non foss'altro che per escogitare strategie di intelligenza se proprio si è affetti dalla patologia della subumana conquista, non possedendone le reali capacità condottiere. E' inutile che la Merkel si dissoci dall'attacco all'Iraq nel 2003, sì, lei non era al potere, ma questo non vuol dire nulla, non c'era al tempo di Gheddafi, non c'è lei forse ora per la Siria, o ritiene sia diverso? Il fatto è che basta urlare due parole in contrapposizione: Dittatura e Democrazia, tutto si giustifica tranne la follia. Ci sono popoli come quelli formati da varie etnie o tribù o clan, comunque frazionati, che hanno bisogno di una guida unica e ancor più, forte, carismatica, per non entrare nel caos, non frantumarsi, non intraprendere  lotte fratricide che poi s'espandono. Il grado di unicità, forza, carisma, modalità, appartiene solo e soltanto a quel singolo popolo. A nessun altro. Ma tutto questo è evidente, il vero dramma è la menzogna con cui si fanno muovere, intendere, le cose, con cui si divulgano. Questi esodi disperati e provocati dalla menzogna umana di cui siamo altamente responsabili, si rivolteranno contro come il rinculo del fucile. Ed per questo che Umì, il gabbiano, dal volo leggero ed elegante, si fa vorace ed assassino quando s'allontana dall'aria alta per toccare la nostra terra.
Marika Guerrini  

Nessun commento:

Posta un commento