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Errore umano, guasto tecnico, sabotaggio, atto terroristico, resteranno forse interrogativi in noi. Pur ipotizzando fosse stata la terza e/o quarta ipotesi, ad ora quasi scartate dagli 007 russi, a procurare la tragedia, non sarebbe opportuno fosse rivelata, mille i motivi: politici, strategici. Non sarebbe opportuno in questi giorni già così pregni di accuse occidentali all'operato militare russo in Siria, accuse ingiuste e menzognere che stanno portando il popolo russo a sopportare iniquamente il peso di queste infami guerre, di certo non volute dal loro paese. Ma non è di questo che occiriente vuol parlare, non ora, quel che vuole è ricordare la grande perdita subita dalla Russia e dalla Musica mondiale. Il 25 dicembre dell'anno 2016 resterà segnato nelle storia della Russia e della Musica da una coccarda nera, sarà il Natale dell'addio al coro Alexandrov, il Coro dell'Armata Rossa prima, Russa poi.
Ed è sulle note dell'inno nazionale russo cantato dal Coro Alexandrov e le note del "Requiem" di Mozart, reperibili nei link segnalati in calce, che occiriente si inchina al dolore della Russia, della sua anima, perché è ciò che questo disastro ha colpito: l'anima della Russia. E questo ammanta di maggiore tristezza. E fa più male.