cavalieri giocano al buzkashi |
E il Grande Gioco prese sempre più corpo. In esso la formazione di quelle macchine da guerra umane a nome poi noto di Talebani. Nel gioco tutto quel che sappiamo. Che non ci va di ripetere.
Viene deciso lì dove tutto si decide, che il Presidente Rabbani e il suo Governo debbano essere annullati. "...novembre 1996: i Talebani entrano a Kabul...febbraio 1997: i Talebani inviano a Washington una loro delegazione...maggio 1997: il Pakistan riconosce il loro Governo...26 ottobre 1997: viene proclamato l'Emirato Islamico...il Governo viene riconosciuto anche dall'Arabia Saudita e dagli Emirati Arabi..." Il Governo legittimo, l'unico legittimo, per tutti è come se non esistesse. L'ONU sta a guardare, gli States muovono i fili, l'Europa non c'è.
Rabbani finisce nel silenzio. Il suo Governo con lui. E poi, e poi...
Ora, in questi anni bui, Burhanuddin Rabbani, il vecchio tagiko, che ha da sempre disapprovato H.Karzai. il vecchio a cui era stato permesso di diventar vecchio, occupava un ruolo un po' fantasma un po' no: Presidente per la Riconciliazione Nazionale. Ieri era al suo posto. Qualcuno s'è fatto saltare in aria davanti a lui. Con lui. Come per Massoud. A dieci anni e undici giorni di distanza.
Dicono sia stato un talebano. Dicono che Barack Obama si sia dispiaciuto, molto, che abbia condannato l'accaduto.
Ci sarebbe di che ridere se il riso non fosse espressione d'una farsa di amare lacrime trasformate in smorfia.
Ci sarebbe di che ridere se il riso non fosse espressione d'una farsa di amare lacrime trasformate in smorfia.
Marika Guerrini
p.s.
i brani riportati, dello stesso autore, sono in "Afghanistan, Profilo storico di una cultura" Jouvence, Roma 2006;
foto di Barat Alì Batoor
p.s.
i brani riportati, dello stesso autore, sono in "Afghanistan, Profilo storico di una cultura" Jouvence, Roma 2006;
foto di Barat Alì Batoor
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