mercoledì 27 aprile 2011

Pagina da un inedito

" ...E' fuori stagione m'ha detto stamattina un pescatore, a proposito del maestrale: quann cà ce stà o' maestral' signo' , la' ce stà o' viento cauro, o' scirocco. Signora, quando qui c'è il maestrale, lì c'è il vento caldo, lo scirocco. Ha detto anche.
Il suo là, il lì, sono le coste dell'Africa, Oriana, come fosse all'altro capo del golfo. Eppure Totonno o' capitano, come qui lo chiamano per via dei suoi trascorsi di viaggio sui mercantili, il mare lo conosce tutto. Odore, sapore, movimento, bellezza, insidia. Conosce tutti i suoi venti e i kilometri che percorrono. Conosce la loro intensità, l'origine, la direzione, la forza e la debolezza. Li riconosce al primo soffio, ancor prima del primo soffio. Conosce l'ampiezza di questo mare, le tempeste e la calma.
O' viento è o' stesso signo', e quann'è accussì fort, chill' povere cristian' morn'. Il vento è lo stesso, signora, e quand'è così forte, quei poveri cristiani muoiono.
Cristiani, per Totonno o' capitano vuol dire persone. E' ai migranti che si riferisce, ai naufragi che da tempo popolano questo mare con i corpi dei figli di Allah. E' che nella semplicità di Totonno, Oriana, quelli che tu chiami figli di Allah, sono poveri e cristiani come lui...."
E la pagina continua. E s'affaccia sui silenzi del deserto. Sulle luci del vespro italiano con le sue campane e africano con la voce del muezzin. 
Poi la pagina dice: "...Chissà se Totonno lo sa o ne ha ricordo. Del muezzin, dei deserti, della preghiera oltre il mare di entrambi. Il mare lungo, le terre dei disordini che verranno. Poi. A rompere i silenzi. Poi. Teme, bisbiglia Cassandra...."
E pagine si susseguono a quella di Totonno, si susseguono raccontando realtà passate presenti e future. Realtà di questo nostro tempo così abile nel distruggere ciò a cui anela. A cui dice di anelare. Pagine che incontrano desideri di verità storiche e contingenti. Pagine in attesa di edizione. Pagine che toccano l'AMERICA e il suo sogno  sbriciolato. Pagine rivolte alla più nota Oriana. Alle sue pagine. Pagine con un punto di vista altro dal suo. Pagine belle ma scomode, come si è espressa una casa editrice nota come la giornalista. Pagine del libro che di recente ho scritto. Libro contrastato, apprezzato, inneggiato, boicottato. Per questo in attesa di edizione.
E migranti continuano a popolare il mare di entrambi. E bambini continuano a sparire. Centinaia di bambini spariscono dopo essere giunti sulle nostre coste. Le coste della speranza. Della civiltà. Bambini come fossero inghiottiti da Scilla e Cariddi. Bambini venduti. Bambini alla mercé d'ogni più bassa umana aberrazione...
Ma non specificheremo, non qui, non ora. A rispetto del sacrificio di questi fiori recisi.     Sdegno, rabbia, dolore e un lacerante senso di impotenza, incontrollabili, insostenibili ci impongono il silenzio. Ora. Qui. In questo momento. In questo contesto.
Marika Guerrini

1 commento:

  1. "... il mare lo conosce tutto. Odore, sapore, movimento, bellezza, insidia. Conosce tutti i suoi venti e i kilometri che percorrono. Conosce la loro intensità, l'origine, la direzione, la forza e la debolezza. Li riconosce al primo soffio, ancor prima del primo soffio. Conosce l'ampiezza di questo mare, le tempeste e la calma."

    bellissimo.
    tutto lo scritto lo è.

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