martedì 10 maggio 2011

Saggezza delle fiabe

"Fra migliaia di anni" di Hans Christian Andersen -1852-

-...Già, fra migliaia di anni arriveranno solcando l'aria sulle ali del vapore attraverso l'oceano! I giovani abitanti dell'America visiteranno l'antica Europa. Verranno a vedere monumenti e città ormai cadenti, come noi ora andiamo a visitare le meraviglie che si stanno sgretolando nell'Asia meridionale.
Arriveranno fra migliaia di anni!
Il Tamigi, il Danubio, il Reno scorrono ancora; il Monte Bianco erge ancora la sua cima innevata, l'aurora boreale scintilla sui paesi del Nord. Ma una generazione dopo l'altra sono polvere e  le fila dei potenti del momento sono dimenticate come quelli che oggi sonnecchiano nel tumulo dove il ricco commerciante di farina si costruisce una panchina su cui sedersi a guardare il campo di grano piano e ondeggiante.
<< In Europa!>> riecheggia dalla giovane generazione. << Nel paese degli avi, lo splendido paese dei ricordi e della fantasia, in Europa!>>.
L'aereonave arriva, è stracolma di viaggiatori, il tragitto è più rapido che per mare. Il filo elettromagnetico sotto l'oceano ha già comunicato quanto sia grande la carovana aerea. 
Si scorge già l'Europa, quelle che si vedono sono le coste dell'Irlanda. Ma i passeggeri dormono ancora. Vogliono essere svegliati solo quando saranno sull'Inghilterra, lì toccheranno il suolo d'Europa, nel paese di Shakespeare. Come lo chiamano i figli dello spirito, sono altri a chiamarlo il paese della politica e delle macchine.
Qui il soggiorno dura un giorno intero, questo è il tempo che la generazione indaffarata può dedicare alla grande Inghilterra e alla Scozia.
il viaggio prosegue nel tunnel della Manica verso la Francia, il paese di Carlo Magno e di Napoleone. Viene nominato Molière. Gli studiosi parlano di una scuola classica e di una romantica nella lontana antichità, gli altri si entusiasmano per gli eroi, i poeti, gli scienziati anche per quelli che nasceranno nel cratere d'Europa:Parigi.
Poi il vaporetto aereo sorvola il paese da cui partì Colombo, dove nacque Cortez e Calderon cantò i suoi drammi in versi. Dove dimorano ancora splendide donne e negli arcaici carmi vengono ancora citati el Cid e l'Alhambra.
Attraverso l'aria, sopra il mare fino all'Italia, dove sorgeva l'antica, eterna Roma. E' stata rasa al suolo, la campagna è un deserto, di San Pietro viene mostrata una solitaria rovina, ma si dubita della sua autenticità.
In Grecia per dormire una notte nel ricco albergo sulla cima dell'Olimpo, tanto per esserci stati. Il viaggio porta poi verso il Bosforo per riposarvi qualche ora e visitare il luogo ove sorgeva Bisanzio. Lì, poveri pescatori gettano le reti dove la leggenda racconta sorgesse il giardino dell'harem all'epoca dei turchi.
Poi si sorvolano resti di possenti città sulle rive del Danubio, le ricche città dei ricordi, quelle che verranno. Qui e là la carovana aerea scende e si rialza.
Laggiù la Germania. Un tempo stretta in fittissime reti di ferrovie e canali. E i paesi dove  parlò Lutero, dove cantò Goethe e Mozart ai suoi tempi portò lo scettro delle note! Grandi nomi si sono illuminati nella scienza e nell'arte. Un giorno di sosta in Germania e uno in Scandinavia, nella patria di Linneo e in Norvegia, il paese degli antichi eroi.
L'Islanda si passa sulla via del ritorno. I geyser non sono più in ebollizione, lo Hekla è spento, ma la possente isola rocciosa si erge nel mare spumeggiante come un'eterna lapide alla saga.
<< In Europa c'è molto da vedere!>>  dice il giovane americano. << E noi l'abbiamo visto in otto giorni, e si può fare, come ha dimostrato il nostro grande viaggiatore nella sua opera "L'Europa in sette giorni" >>. E viene fatto un nome che appartiene alla loro epoca...-

...sì, lungimiranza delle fiabe.


Marika Guerrini

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