Così da nomadi, le truppe Usa-Nato, dichiarano apertamente di volersi fare stanziali. Bene, ufficialmente il mondo lo sa!
Ma, sulla scena del teatro, ora, non sono presenti solo i taliban, ovvero quei terroristi con marchio Usa che vengono addizionati o sottratti asseconda del bisogno dimostrativo e dimostrante, no, ci sono i mujaheddin. E anche qui va ricordato: non i mujaheddin addestrati dalla Nato per essere inviati in vari paesi caldi o roventi, vedi Nord Africa, Medio Oriente, Siria compresa, etc., no, i mujaheddin quelli veri, originali, gli afghani combattenti per la patria, per la libertà, la loro libertà. Il loro concetto di libertà. E allora, come la mettiamo con lo stanziamento?
Ma occiriente un'idea l'avrebbe, un'idea tra il serio ed il faceto, rifornire di tende i futuri stanziali yankee e soci, grandi tende nere piantate nel pallore afghano. Farli tornare al tempo delle grandi migrazioni, poco dopo, quando le tende erano modernità, chissà, forse la smetterebbero di aggirarsi come robot senz'anima su quella terra che s'alzava bianca nella polvere di cavalli al galoppo. Forse i robot stanziali, al chiuso delle tende, in solitudine, assumerebbero umana sembianza. Potrebbero assumere. Chissà!?
Marika Guerrini .
foto- da archivio Sakura Arte Roma "Afghanistan"
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